The Pills, è partita alla grande la seconda stagione [Intervista]

Il 12 ottobre è iniziata seconda stagione di The Pills che ci ha già regalato due episodi, Misson in Poste e Il Pretrentesimo che fa il verso ai video dei “pre-diciottesimi” che tanto divertono il popolo di You Tube. Dopo il successo della prima stagione The Pills andrà in onda anche in televisione su Italia Uno e sarà prodotta da TaoDue.
Luca Vecchi e Luigi Di Capua hanno risposto alle nostre domande e ci assicurano che nulla cambierà rispetto alla prima stagione.

Da più di un anno The Pills spopola sul web grazie a You tube e alle condivisioni attraverso la vostra pagina Facebook. Come è nato questo progetto? Come si è formata quella che poi si è rivelata un’idea vincente?

Luca – “Il progetto è nato per frustrazione di caterve di idee valide e nessun mezzo per metterle in pratica. Abbiamo semplicemente cominciato con quelle più fattibili. Ne rimane un’altra caterva”.

I personaggi di The Pills sono tutti ragazzi giovani, per la maggior parte studenti universitari, interpretati da voi ed hanno i vostri nomi. Quanto di ciò che vediamo corrisponde alla vostra personalità e quanto è costruito a tavolino?

Luca – “Non avevamo l’ambizione di scrivere profili personaggi per poi cercare degli attori simili con una physique du role plausibile e mettere in scena particolari drammatizzazioni di situazioni che non ci appartengono. Esigenze di produzione. Chi era più adatto al ruolo semplicemente se la “accollava”.
Luigi – “I personaggi non sono altro che l’estremizzazione di alcuni dei nostri tratti caratteriali”.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kbVmiU3nNXc[/youtube]

Nel pilot della seconda stagione vi abbiamo visti tessere una storia rocambolesca partendo da un fatto apparentemente banale: andare alle poste per pagare le bollette. Le vostre storie si basano per la maggior parte su tematiche quotidiane, come le selezionate?

Luca – “Cerchiamo di capire dove può andare a parare il volo pindarico e ci ricamiamo sopra grazie al cinema ’70/’80/’90. Anche se la citazione spesso è più un omaggio che un perno”.
Luigi – “La tematica iniziale è sempre quotidiana, un problema che potrebbe affliggere chiunque. E poi da quel problema parte la storia”.

Un’altra caratteristica di The Pills è il citazionismo di film o telefilm famosi. La seconda stagione è partita con un omaggio ad Armageddon, ma ne abbiamo visti tanti anche nella prima: da Romanzo criminale a Ecce Bombo. Durante il processo creativo cosa viene prima? Partite dal film e poi costruite l’episodio oppure l’omaggio viene dopo?

Luca – “Spesso viene dopo. Non sempre. Ma viene dopo”.
Luigi – “Se venisse prima la citazione probabilmente gli episodi verrebbero graditi solo da chi la riconosce. In realtà tutti sono in grado di seguire uno sketch anche se pieno di citazioni, perché la citazione è un vezzo, una velleità che ci diverte inserire”.

In questo periodo in cui il lavoro è una “specie in via d’estinzione” sembra che voi abbiate trovato la chiave “inventando” una professione con un progetto fresco e originale. Che consigli date ai giovani che vogliono far diventare la propria creatività una professione?

Luca – “Non abbiamo scoperto nessuna formula. Nessun segreto di Fatima. Per ora sopravviveremo, ma il domani è incerto anche per noi. Se devo lavorare a gratis preferisco farlo per conto mio. Se serve a metterci della passione. Fare quello che non ti piace fare non serve a nessuno. Serve a trasformarti in un ingranaggio. E poi ne diventi schiavo, come Chaplin in Tempi Moderni”.
Luigi – “In questo momento stiamo avendo la fortuna di avere uno “stipendio” praticamente di un part time. E che fortuna. Ad ogni modo sicuramente non mi sento in grado di dare dei consigli a nessuno, perché la creatività è sottovalutata e sottopagata negli ambienti istituzionali”.

Avete iniziato “cazzeggiando” con l’autoproduzione e con le condivisioni su youtube, ora che TaodueFilm si è interessata al vostro progetto e che The Pills sarà trasmesso da Italia 1 cambierà qualcosa nella serie?

Luca – “Ma cosa deve cambiare? Non era un format televisivo con delle regole. Come fa a cambiare qualcosa che non ne ha ed è addirittura “cazzeggio”? L’hai detto tu! Stupido è chi lo stupido fa! Noi resteremo stupidi”.
Luigi – “Quando è arrivata Taodue noi avevamo già scritto e girato tutto. Loro hanno preso tutto a scatola chiusa, e se ci saranno dei cambiamenti saranno solo farina del nostro sacco”.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Luca – “Sopravvivere facendo quello che mi piace fare”
Luigi– “Non essere mai costretto a svegliarmi prima delle 9.30”

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6ZiB7g3Loik[/youtube]

Intervista a cura di Federica De Mita e Laura Laportella

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