“Se ho deciso di partecipare, quest’anno, e’ anche per dimostrare a Laura Boldrini, e a tutti quelli che hanno criticato il concorso, che una Miss puo’ essere anche intelligente, fare l’universita’ e sognare un futuro da avvocato”. Decise le parole di Giulia Arena, Miss Italia 2013, in difesa della figura di Miss Italia bersagliata dalle critiche della Presidente della Camera, Laura Boldrini, che aveva bollato il concorso di bellezza di promuovere la mercificazione femminile.
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Giulia Arena ha diciannove anni ma mostra la maturità e il piglio di una donna adulta. Messinese, ha vinto il concorso di Miss Italia 2013 senza versare una lacrima ma sfoderando grinta: “Ho la marcia ingranata, questo è l’inizio!“.
Una siciliana in uscita, Giusy Buscemi, una siciliana con cui condividere il podio, Fabiola Speziale. Il perché del trionfo siciliano lo abbiamo chiesto a Giulia, che ha risposto dimostrando attaccamento alla sua terra, sebbene ultimamente si trovasse lontana per iniziare il percorso universitario.
Studi troncati? Difficile, tenuto conto dell’importanza che la giovane Miss mostra di attribuire alla cultura. Se da un lato aspirava a diventare avvocato, dall’altro – come rivela ai nostri microfoni – aveva sempre sognato un futuro in radio o in televisione.
“La donna oggetto in TV si smentisce con i fatti“: non basta aver vestito le aspiranti Miss con la maglia “né nude, né mute”, non basta aver risposto per le rime alla Boldrini come riportiamo in apertura, Giulia vuole dimostrare concretamente di essere una ragazza che ha tanto da dire e da fare. E quando le chiediamo che differenza passi tra Miss Italia e una velina non esita nel dire che la prima “è un titolo istituzionale e appartenente alla tradizione culturale italiana; la Velina è impostata solo sulla fisicità“.
Che la sua elezione possa essere un segnale di rivincita per la Sicilia: questo ciò che si augura per la sua terra Giulia Arena.
