Frida Giannini, dea dello stile e della solidarietà

Gucci ha annunciato a San Francisco una collaborazione con il social network Twitter per creare applicazioni sui social media a favore delle donne. Si tratta di Chime Hack un gruppo di lavoro per creare nuove soluzioni con l’obiettivo finale di sostenere le donne attraverso la campagna della maison “Chime for change”, una campagna di raccolta fondi per favorire l’istruzione, la salute e la giustizia nel mondo femminile.

Dietro a questa ennesima innovazione c’è il cuore pulsante di casa Gucci: Frida Giannini.

Nasce a Roma nel 1972 e sin da subito mostra grande interesse per il mondo dell’arte e della moda. Dal ’97 inizia a navigare in questo universo lavorando come stilista per la casa di moda Fendi, finendo poi a Gucci.

Qui la dea innovatrice dell’alta moda sfodera da subito uno stile molto ricercato e progressista, sostenendo che il processo creativo derivi da un oggetto, da un viaggio o da un ricordo, che ha lasciato un’impronta indelebile nell’inconscio di chi lo osserva o di chi lo ha vissuto. Frida scopre che l’immaginazione, così facendo, si mette a disposizione di ogni lavoratore, sia esso stilista o operaio. Ma cosa ancora più importante nel lavoro della stilista per eccellenza di Gucci è l’aver capito che le collezioni passate della casa di moda sono l’archivio da cui partire per creare il futuro; la moda non è altro che interpretazione allo stato puro, in cui nessuno inventa nulla ma si cerca di ascoltare il tempo. “Fare moda” per la stilista non è altro che proiettare il passato nel futuro incarnandolo sotto una nuova veste, l’invenzione del futuro letta con le chiavi del passato.

Questa super-woman della moda ha messo in atto molteplici cambiamenti nello stile Gucci, affinché questo marchio potesse risultare sempre più piacevole e affine al gusto degli acquirenti. E ci è riuscita.
Nel 2009 sposa Patrizio di Marco, presidente ed amministratore delegato della casa di moda Gucci e nello stesso anno viene nominata stilista dell’anno dal fashion editor club del Giappone .
È molto conosciuta anche all’estero sia per la sua carriera da Signora della moda che per le sue attività umanitarie. Nel 2011 riceve dall’UNICEF il premio Women of compassion.

Un cancro a offuscarne i pensieri e l’ottimismo e poi di nuovo al lavoro, a relegare il male tra i ricordi di cui resta solo una cicatrice sotto la gola. “Le mie paure le seppellisco sotto grandi respiri e con il lavoro manuale”.
Ci sono donne delle quali si è obbligati a chiedersi “come fa a far tutto?”. Ci sono donne forti e umane che ci pongono di fronte all’evidenza che il talento paga. Ci sono donne naturalmente destinate al successo, che non si risparmiano in lavoro e concretezza, con uno sguardo sempre attento a chi è meno fortunato.

Passione, talento, filosofia e pensiero, umanità, forza e carisma: ecco gli ingredienti che hanno fatto e che fanno di Frida Giannini la dea del lusso e dello stile.

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