Tokyo, patria del cappuccino 3D

Siamo nel XXI secolo, dove “estetica” è diventata la parola chiave per ogni momento della nostra vita quotidiana. E cosa c’è di più quotidiano di un bel cappuccino caldo a metà mattina?
È proprio di una delle bevande più comuni al mondo di cui si occupa il signor Kohei Matsuno, giovane di 26 anni, proveniente da Tokyo, Giappone, trasportando sul cappuccino quello che scultori di tutti i secoli hanno fatto sul marmo.

Non si tratta più soltanto di decorare la schiuma con semplici disegni in cioccolato: ora quella schiuma diventa la materia con cui vengono create straordinarie opere d’arte 3D. Armato di fantasia, sgrossata la materia grezza, Kohei Matsuno completa con estrema velocità la sua creazione con ritocchi di precisione chirurgica e gocce di cioccolato, creando così spettacolo e stupore. Ed ecco che diventa un piacere irresistibile fare colazione con una delle bevande più amate, dalla quale fuoriescono personaggi soprattutto di fantasia dalla tazza ancora fumante.

“Se la schiuma si sgonfia – spiega – diventa impossibile definire i dettagli. Si tratta insomma di sculture che devono arrendersi alla gravità”. Questa diventa, infatti, una chicca da immortalare subito perché si raffredda molto velocemente, smontandosi.

Sempre presente, quindi, il tema della caducità della bellezza come sorta di controsenso intrinseco delle opere d’arte, condannate dalla loro stessa materia prima a durare lo spazio di un attimo e rimanere soltanto nei ricordi. All’artista è venuta l’ispirazione casualmente davanti al bancone del bar dove porta alla luce del mondo intero la sua arte itinerante, e magari sarà proprio lì, proprio a Tokyo, che in un futuro si istituirà una competizione a livello nazionale di sculture in schiuma di cappuccino, che il signor Kohei Matsuno è già convinto di poter vincere.

Per adesso non ci resta che attendere e gustare un cappuccino a regola d’arte che vede la macchinetta del caffè come unico scalpello possibile.

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