Twitter debutta in borsa e le azioni prendono il volo

Il più famoso sito di microblogging fondato nel 2006 sbarca in borsa, e sorprende. Twitter inizialmente aveva fissato le sue azioni per il collocamento a 26 dollari, cercando di tenere bassi i prezzi per non deludere come aveva fatto Facebook meno di un anno fa. Le aspettative sono state più che ricompensate, evitando una caduta del valore dell’azioni e raggiungendo picchi fino a 50,05 dollari.

Lo sbarco in borsa di Twitter è la quotazione più attesa dopo quella di Facebook nel 2012 al Nasdaq, che al contrario del famoso social di Zuckerberg ha deciso di quotarsi presso la Nyse (New York Stock Exchange) con la sigla TWTR. Oltre a sorprendere, il titolo ha superato i risultati ottenuti da Facebook, anche se non ha raggiunto i 118 miliardi di dollari ricevuti dal social con la capitalizzazione di mercato.
Twitter infatti ha realizzato una raccolta superiore a 1,8 miliardi, a cui si aggiunge un opzione di altri 10,5 milioni da esercitare entro 30 giorni per un totale di 2,1 miliardi di dollari.

Pur facendo il botto e ottenendo un grosso successo i dubbi su Twitter sono molti: tuttora è una società in perdita e deve dimostrare di essere redditizia. I ricavi sono saliti a 422,2 milioni, ma con loro anche le perdite, arrivate a 133,8 milioni, quasi duplicate rispetto all’anno precedente. Sul suo futuro si domandano le più grandi agenzie di analisi come Goldman Sachs che prevede una crescita nei ricavi del 32% nel 2015 contro il 64% prospettato da Morningstar.

Il principale azionista è il cofondatore Evan Williams con una quota del 12% equivalente a 1,4 miliardi. Il secondo fondatore Jack Dorsey ha una quota valutata 586 milioni, maggiore rispetto alla quota di 192 milioni di proprietà del Ceo di Twitter Dick Costolo.

Sabrina Mancin per Bloglive

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