Machete Kills: un sequel di cui non si sentiva la mancanza

Danny “Faccia d’angelo” Trejo torna sul grande schermo. In Machete Kills, sequel di Machete (2010), il texano Robert Rodriguez sviluppa ancora una volta il soggetto estrapolato dal fake trailer che nel 2007 aveva anticipato la proiezione al cinema del suo Grindhouse – Planet Terror.

Questo secondo capitolo, introdotto da un altro piacevole fake trailer (di un presunto, anzi probabile terzo film della saga) si apre con l’assassinio di Sartana (Jessica Alba), compagna di Machete (Danny Trejo). Mentre questi sta per essere giustiziato, viene letteralmente salvato da una telefonata del presidente degli USA (Charlie Sheen, accreditato col suo vero nome, Carlos Estevez) che gli affida un incarico a dir poco complicato: recarsi in Messico per eliminare il folle rivoluzionario Mendez (Demian Bichir) e metter fine alle agitazioni da questo provocate. La missione si complica quando si accende una lotta per accaparrarsi la taglia messa sulla testa di Machete e soprattutto quando si scopre che dietro la rivolta messicana c’è la figura del magnate aerospaziale Luther Voz (Mel Gibson), autore di un folle piano che prevede lo sterminio di milioni di persone.

Machete Kills non si fa mancare niente: con una pioggia di teste rotolanti e un cast cinefilo e glamour (Sofia Vergara, Amber Heard, Alexa Vega e i camei di Antonio Banderas, Cuba Gooding Jr. e Vanessa Hudgens) Rodriguez torna ancora una volta a calcare la mano sul genere lanciato negli anni ’60 da Russ Meyer (quello di Faster Pussycat! Kill! Kill!) e ripreso da lui e dal compare Tarantino (Grindhouse – A prova di morte) e in parte da Zack Snyder con Sucker Punch. Lo fa però senza aggiungere nulla a quanto già detto prima. Anzi, se il primo Machete costituiva un divertissement piacevole e fracassone, il suo seguito si rivela non solo agli antipodi dell’originalità (questo era anche prevedibile) ma anche pretestuoso e a tratti addirittura noioso (ci sono almeno dieci-quindici minuti di troppo).

Machete Kills: un sequel di cui non si sentiva la mancanza

Sul piano della tecnica, a parte il trattamento vintage della pellicola, unito alla resa digitale, non si riesce ad andare oltre espedienti visivi e fotografici allegramente scopiazzati da Tarantino: persino il regista di Pulp Fiction penserà che le sfarzose didascalie applicate allo schermo siano trite, ma lui può permettersi di continuare a usarle perché in tempi recenti le ha riproposte proprio lui al cinema (a partire da Kill Bill). Rodriguez piuttosto persiste nella ricerca del più totale disimpegno, tecnico e tematico. Non rendendosi conto però, che il gioco è bello quando dura poco.

Anche perché così facendo, il regista texano rimane prigioniero di sé stesso e del suo stile parodico, a metà fra cinefilia superficiale e velleità pseudo-autoriale. Rodriguez, passati da un pezzo i tempi di Dal tramonto all’alba (quello sì, un vero gioiellino) e della trilogia del Mariachi, si conferma incapace di trovare una collocazione netta e decisa all’interno del panorama attuale, rivelandosi alla fine della fiera un mix poco riuscito fra John Carpenter e Tarantino.

Tanto è vero che Machete Kills conta su alcuni elementi facenti parte del repertorio del proprio regista, l’autoreferenzialità unita all’ipertestualità, che si rivelano un’arma a doppio taglio: le cose migliori le troviamo infatti in un paio di gustose trovate (il cuore ticchettante, il killer trasformista) e nel già citato fake trailer, il cui titolo (Machete kills again…in space!) cita l’Ed Wood di Plan 9 from outer space. Ma al tempo stesso, i cammei di attori illustri o icone pop, accompagnati da un paio di battute strappa-risate o strappa-simpatia, odorano di pretestuoso e persino ruffiano: come a dire, ti porto Lady Gaga sul grande schermo, faccio dire a Machete “Machete non twitta”, non posso dunque non piacerti. Kitsch preconfezionato, insomma.

Francamente, questo sequel pare arrivare fuori tempo massimo. O perlomeno, pur sapendosi rendere guardabile, Machete Kills non si discosta più di tanto dalla sequela dei vari Scary/Epic/Disaster Movie. Se vi piace il genere, accomodatevi. Se cercate un minimo di novità, statene alla larga.

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