Sensore impronte digitali: rivoluzionato il mercato degli smartphone

Ecco una nuova bomba sul mercato degli smartphone. E indovinate chi l’ha lanciata? Sì, proprio Apple. Ancora una volta la casa di Cupertino apre le danze riguardanti il sensore delle impronte digitali, detto “Touch ID“. Questa funzione, così innovativa, sarà senza dubbio ripresa dalle maggiori aziende produttrici di smartphone, ma Apple ha anticipato tutti lanciando questa funzione già sul nuovo iPhone 5s.

Touch ID è la funzione che renderà l’impronta digitale una password del cellulare: basterà applicare il dito su un sensore annesso al telefono e aspettare che l’apparecchio riconosca l’impronta, sbloccando il telefono stesso.
Attraverso una tecnologia legata al tatto, Touch ID riconosce le dita dividendole prima in tre “gruppi”, per poi analizzare i particolari non visibili all’occhio umano, il tutto in un secondo.

Nessuna delle impronte usate come password sarà memorizzata o inviata ad Apple, e questo era uno dei punti su cui i più scettici avevano basato le critiche al nuovo telefono, subito dopo la sua presentazione. L’azienda ha infatti annunciato l’utilizzo di Secure Enclave, un sistema di sicurezza che proteggerà la privacy per quanto concerne l’impronta digitale.
Secondo alcune statistiche IHS, nel giro di 4 anni, il sensore per impronte digitali sarà 11 volte più utilizzato del 2013. Sempre secondo questi dati, nel 2017 ci saranno 525 milioni di smartphone dotati di Touch ID.

Intanto le altre aziende si muovono per rispondere a questa grande mossa di mercato fatta da Apple. HTC ha in questi giorni presentato One Max, il secondo smartphone in grado di leggere impronte digitali con il fine di proteggere il telefono. La sfida per le impronte digitali sugli smartphone è appena iniziata.

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