Hackett e Petrucci ritrovano il sorriso. Per il bene della Nazionale

È prevalso il buon senso e i duellanti hanno terminato le ostilità. Titoli di coda per La Guerra dei Roses del basket italiano che aveva mobilitato gli appassionati, intenti a capire che cosa ne sarebbe stato del rapporto tra Daniel Hackett e la Nazionale di Pianigiani.

La diatriba a distanza, tra i contendenti Hackett e Petrucci, termina con una doverosa stretta di mano ponendo fine a mesi di velenose dichiarazioni reciproche scaturite dalla mancata partecipazione del giocatore alla manifestazione continentale degli Europei in Slovenia.

Infortuni paventati e messi in discussione, dissapori mal celati, avevano creato solidi presupposti per il caso che aveva scosso l’ambiente della Federazione Italiana, con il presidente Petrucci indignato e Hackett pronto a rispondere colpo su colpo per dimostrare la sua reale buona fede.

Dopo il gelo iniziale, nelle ultime settimane non erano mancati i chiarimenti da entrambe le opposte fazioni, che aspettavano solo la giusta occasione per firmare il tacito accordo di tregua, e riportare il sereno per il bene della nostra Nazionale.

Firenze luogo designato per l’incontro, e a margine delle premiazioni per le migliori squadre toscane della passata stagione, l’avvicinamento tra Hackett e Petrucci, ambedue in loco per la partita tra Siena e Olympiacos di Eurolega. Dichiarazioni di circostanza e attestati di stima reciproca riportano il sereno chiudono così lo spiacevole equivoco che aveva fatto ipotizzare una possibile dipartita dalla nazionale azzurra del play di Siena.

Mediatore dell’incontro tra Hackett e Petrucci è stato Ferdinando Minucci, Gm di Siena, che lavorando sotto banco ha cercato di accelerare i tempi di questo patto della concordia, con la sua solita bravura e l’enorme esperienza che lo connota come uno dei migliori dirigenti del basket italiano.

Pianigiani avrà quindi la totale libertà, sebbene già garantitagli dallo stesso presidente della FIP, di poter convocare il play di Siena. Hackett e Petrucci ritrovano la sintonia necessaria e chiudono nel migliore dei modi questa accesa polemica, parsa da subito come inutile e quanto mai deleteria in ottica azzurra. Per la serie “ Tutto è bene quel che finisce bene

[ foto : www.raisport.rai.it ]

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