Johanna Quass: una vita all’insegna dello sport

Numerose ricerche in medicina sportiva attestano i cospicui benefici che si traggono da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica e sportiva.

Per i più pigri bastano soltanto 30 minuti al giorno di esercizio fisico per stare bene e migliorare il proprio status fisico.

Gli studi più recenti hanno documentato che l’attività sportiva può diventare una vera risorsa preventiva che aiuta non solo a mantenere il peso forma ma a conservare e migliorare l’elasticità delle articolazioni e la salute delle ossa, favorendo in maniera attiva l’efficienza del cuore, dei vasi sanguigni e l’attività polmonare.

La dimostrazione è osservabile nella persona di Johanna Quaas di Halle, ginnasta tedesca di 86 anni.

L’incredibile e assai agile anziana volteggia e palesa le sue abilità cinestetiche in maniera naturale e sopratutto atemporale.

Dalle sue vicende biografiche si può notare come l’atleta abbia trascorso una vita all’insegna dello sport e di conseguenza come l’attività fisica l’abbia premiata in longevità e ottimale stato di salute. Ella infatti ha iniziato l’attività da ginnasta in tenera età gareggiando per la prima volta nel lontano 1934, senza mai tediarsi in momenti di “non sport”. Le ultima manifestazioni sportive che l’ha vista protagonista sono state le recenti “Seniorenmeisterschaften”, i campionati tedeschi per le persone della terza età, dove le grandi soddisfazioni non le sono mancate, collezionando per quest’ultima competizione 11 medaglie.
Una vita sportiva costellata di grandi successi come la medaglia di bronzo vinta durante le Olimpiadi svoltesi a Tokyo nell’ ottobre ’64 dalla squadra femminile di ginnastica che la vedeva come allenatrice.

Bisogna sottolineare il dato allarmante italiano che vede, secondo il ministero della salute, in Italia il 30% degli adulti tra 18 e 69 anni svolgere, nella vita quotidiana, meno attività fisica di quanto è raccomandato.
Secondo l’Istat, nel 2010 in Italia il 38% delle persone ha dichiarato di non praticare, nella vita quotidiana, né sport né altre forme di attività fisica.
Come in altri paesi europei, l’attività motoria della popolazione in Italia è diminuita di pari passo con i grandi cambiamenti del lavoro e dell’organizzazione delle città.

Johanna Quass resta dunque un modello da imitare.

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