Far rinascere Alleanza Nazionale, è l’idea di Francesco Storace

Rinasce Alleanza Nazionale o qualcosa del genere. Da tempo al centro dei pensieri di molte persone di destra vi è la volontà di ricreare quel partito che aveva presentato una sua identità ben definita.

L’idea nasce già subito dopo i dissapori del 2007 all’interno dell’allora Alleanza Nazionale, che portarono alla nascita di La Destra di Francesco Storace. Quest’ultimo non confluì, a differenza del grande partito post-missino, nel grande contenitore ideologico e partitico del Popolo della Libertà.
Dopo pochi anni lo stesso leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, entrò in conflitto con Silvio Berlusconi e diede il via a Futuro e Libertà per l’Italia, movimento che raccolse un grande consenso all’interno del parlamento, tanto da mettere a repentaglio lo stesso governo di centrodestra.

La nascita di questo movimento fu condizionata dall’abile mossa del PdL di trovare all’interno dell’opposizione i numeri necessari per non subire una eventuale sfiducia, distruttiva per il partito di Berlusconi e forse galvanizzante per quello nuovo di Fini. Il 14 dicembre 2010, ormai è storia, fu l’inizio della fine, per Gianfranco Fini ma anche per lo stesso PdL.

Alla Camera dei Deputati la sfiducia non venne approvata: 314 votarono contro a 311 votarono a favore. Determinanti le defezioni finiane di Silvano Moffa, che decise di astenersi, mentre Maria Grazia Siliquini, Catia Polidori e Giampiero Catone, furono contro. I quattro deputati in seguito decisero di lasciare il partito e passarono al gruppo misto. Aveva così inizio un lento declino: la crisi del PdL e tutti i problemi inerenti la “Fusione fredda” dei due partiti.
Forza Italia e Alleanza Nazionale emersero con preponderante forza. Il tutto si concluse lo scorso dicembre, quando un’altra importante componente del partito abbandonò il PdL per fondare Fratelli d’Italia.

Le elezioni del 2013 hanno promosso questi ultimi e hanno portato alla scomparsa dei “finiani”, che si erano alleati con Mario Monti. Nella storia manca però il personaggio principale dell’avvenimento dello scorso sabato: Francesco Storace. Rimasto con la sua Destra fuori da quanto avveniva nel frattempo nel PdL, ora il suo progetto è ridar vita a un partito di destra che possa recuperare l’eredità di Alleanza Nazionale.

Difficile sapere se l’impresa avrà buon esito o se sarà l’ennesimo fuoco di paglia di una destra sempre meno identitaria. Per il momento restano solo alcune considerazioni: la destra italiana in questi ultimi anni si è caratterizzata intorno alla figura del leader e dunque il baricentro si è spostato dall’idea alla persona. Un simile assetto, sebbene vincente nel breve periodo, ha dimostrato tutte le sue contrarietà. Il risultato è la quasi scomparsa di un movimento che aveva sempre contato su importanti percentuali di consensi e su una sicura rappresentanza parlamentare e locale.

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