Rugby: test match, le “aurore australi” non tolgono il sorriso all’Europa

Il primo week end di test match autunnali conferma la supremazia dell’emisfero australe ma lascia comunque il sorriso sulla bocca delle grandi europee. L’unica squadra ad uscire con le ossa rotte da questo fine settimana di grande rugby è l’Italia, che ha messo in mostra tutti i suoi difetti contro un Australia brava a ripartire dopo una prima parte di partita dominata dagli azzurri. Grande prova di carattere da parte di Francia e Galles, che possono ritenersi soddisfatte nonostante le sconfitte rimediate contro i marziani neozelandesi e sudafricani.
Vincono meritatamente (e facilmente) Irlanda e Scozia contro Samoa e Giappone. L’unico neo dell’emisfero sud è l’Argentina, che non riesce ad espugnare Twichenam, templio del rugby inglese.

Galles-Sud Africa è una partita spettacolare. La sfida pone davanti i campioni delle ultime due edizioni del Sei Nazioni e la seconda nazione più forte del mondo. I britannici non riescono ad andare in meta ma riescono a collezionare punti attraverso il piede di Halfpenny. Il Sud Africa nel
giro di sei minuti riesce a mettere a segno un “uno-due” con le mete di de Villiers (10′) e du Plessis (16′) che stenderebbe qualsiasi avversario.
Il Galles è reattivo e non si scompone rimanendo attaccato alla squadra africana sempre grazie ai calci del suo estremo, soccombendo solo al 65’dopo la terza meta segnata da du Preez che chiude i conti. (15-24)

Francia-Nuova Zelanda non ha nulla da invidiare alla partita precedente.L’arrambante difesa transalpina riesce a non farsi bucare dagli “All Blacks” mantenendo l’equilibrio per tutto un primo tempo smosso solo dai calci piazzati da Parra, per la Francia, e da Dan Carter per la Nuova Zelanda. Nel secondo tempo è uno straripante Pitau a trovare prima la meta e poi il passaggio
decisivo per Read che sposta l’asticella nettamente verso i “tuttineri“. Ma la Francia c’è, con la testa e soprattutto col cuore, non molla e al minuto 70′ Dulin buca la difesa neozelandese facendo esplodere lo Stade de France, riaprendo una partita che sembrava ormai chiusa.Non riesce però la rimonta ai “galletti” che devono arrendersi alla migliore squadra del mondo. (19-26)
Gli All Blacks vincono e fanno festa insieme al loro simbolo e capitano Richie McCawche con 122 caps e 85 partite capitano batte ogni record neozelandese,nessun giocatore infatti aveva mai guidato per cosi tanti match la nazionale “tuttanera“.

L’Italia esce duramente sconfitta dall’Olimpico di Torino. L’illusione di poter battere l’Australia dura solo pochi minuti, la meta di Mclean fa impazzire i tifosi italiani ma un Cummins in stato di grazia sveglia gli azzurri dal sogno. Le ferite causate dalla forza australiana e dalla pessima prova difensiva del XV azzurro vengono leggermente alleviate dalla sconfitta di Tonga contro la Romania che permette agli azzurri di salire, nonostante la sconfitta, all’undicesimo posto nel ranking IRB.

La classifica delle nazioni stilata dall’International Rugby Board vede dominare, non proprio a sorpresa, la Nuova Zelanda seguita da Sud Africa e Inghilterra. Salto in avanti dell’Irlanda che si porta a margine della Top Five salendo di ben due posizioni e rubando il posto a Samoa e ai cugini britannici del Galles.
L’Italia si trova in undicesima posizione, “circondata” dall’Argentina in decima e da Fiji in dodicesima. Proprio le nazioni che l’Italia affronterà nei prossimi test
match autunnali.

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