La pigotta Unicef unica e griffata rende omaggio alla capitale francese

La moda oltrepassa anche quest’anno quei confini che sembrano limitarla in un mondo quasi incantato, si spoglia delle vesti esclusive e dà libero sfogo alla creatività e all’interpretazione per aiutare la solidarietà. In occasione dell’undicesima edizione della mostra Frimousses de Créateurs, i più grandi stilisti del mondo e alcuni artisti contemporanei collaborano in un atto solidale, legandosi al circuito economico sociale promosso dall’Unicef per sostenere la campagna per le vaccinazioni in Darfour, dove sono migliaia i bambini che ogni anno muoiono di malattie infettive per mancanza di vaccinazioni.

Il tema del progetto di questa edizione è “La meravigliosa Parigi” per cui l’Unicef invita stilisti e artisti a creare una collezione di bambole ispirate alla capitale francese. Bambole di classe, uniche e preziose, firmate dai più grandi creatori della moda mondiale. Non si tratta delle classiche pigotte natalizie, ma la capacità di reinterpretare il sogno che ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di vivere, è una caratteristica comune. Un piccolo gesto di generosità che può cambiare migliaia di vite. Il progetto ha già raccolto infatti 1.7 milioni di dollari in dieci anni, assicurando le vaccinazioni a più di 300.000 bambini solo nell’ultimo anno.

Jean Paul Gaultier, Lanvin, Dior, Gucci, Louis Vuitton, Missoni, Chanel e Dolce e Gabbana sono solo alcuni dei designers che hanno dato vita a bambole personalizzate, che reinterpretano in maniera autentica e creativa la capitale indiscussa della moda, Parigi la ville lumière.

Il celebre duo di stilisti italiani Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha creato una bambola che indossa un vestito rosso in pizzo, abbellito da piccoli cristalli, mentre in testa ha una dolce coroncina. Un paio di orecchini dorati d’ispirazione barocca completano il look della pigotta francese. L’abito e gli accessori sono ispirati alla collezione autunno inverno 2013 2014, vista durante la Milano Fashion Week.

Missoni ha centrato in pieno il tema del progetto, realizzando una bambola che rappresenta il meraviglioso mondo di Amélie Poulain. “Abbiamo scelto Amélie Poulain come personaggio simbolo di Parigi, il suo mondo fantastico ci mostra una nuova visione delle cose: la bellezza delle piccole passioni, la soddisfazione di fare del bene e il coraggio di amare sinceramente” ha dichiarato Angela Missoni. Una rappresentazione simbolica di una città caotica e multietnica, racchiusa in una pigotta francese tutta hand made.

Le bambole saranno esposte dal 26 novembre al 1 dicembre al Petit Palais per poi essere battute all’asta il 2 dicembre all’Hotel George V a Parigi e aggiudicarsene una sarà un’impresa certamente ardua.

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