Gli ultimi scritti di John Lennon tradotti in italiano

Un’opera ancora in forma manoscritta scomparsa, sparita dalla circolazione dopo l’assasinio dell’autore che l’aveva composta. Ritrovamento della stessa qualche anno dopo in circostanze avvolte da un alone di oscurità. Potrebbe quasi sembrare la trama del romanzo thriller del momento; gli ingredienti in effetti ci sono tutti: delitto e mistero. Purtroppo i riferimenti presi in esame riguardano un fatto reale e ancora ben presente nell’immaginario di tutto il mondo, cioè la morte di John Lennon nel Dicembre del 1980. Come se non bastasse, a seguire le questioni e gli interrogativi sorti attorno ad una figura di fama planetaria, con il percorso musicale nel segno dei Beatles prima e da solista poi. In particolare, rientra tra questi l’improvvisa sparizione/ furto degli scritti di Lennon e la ricomparsa altrettanto sorprendente degli stessi quattro anni dopo. Giunge infine nel 1986 la pubblicazione di “Skywriting” per volere della compagna di lui Yoko Ono.

Non volendoci addentrare nella moltitudine di ipotesi investigative e leggende sorte al riguardo (in genera un passaggio quasi obbligato quando si tratta di icone musicali entrate nella storia), occorre concentrare l’attenzione sul fatto che il discusso ultimo libro di John Lennon giunge finalmente anche in versione italiana. Una novità forse poco attesa, dato il tempo trascorso dalla diffusione della raccolta negli Stati Uniti e in Inghilterra.

Enzo Gentile e Antonio Taormina i curatori del volume “Skywriting” edito da Il Saggiatore e già protagonisti, assieme a Marco Pierini, nell’organizzazione a Modena della mostra All You Need is Love dedicata proprio al Lennon disegnatore, attore e regista.

Le 224 pagine dell’opera in cui si alternano sue riflessioni personali, racconti brevi e disegni risalenti al periodo 1968-1979 hanno il merito di sottolineare una volta di più la versatilità del ‘ragazzo’ di Liverpool.

Un aereo in mezzo alle nuvole, una mucca e altri schizzi dai tratti quasi infantili nel segno. Potrebbe risultare difficile per molti associare il poeta di Imagine a questi disegni. Due universi opposti. O forse non del tutto, se si pensa che John Lennon intraprese i suoi primi studi al Liverpool College of Art, dove ebbe modo di rivelare tanto una naturale inclinazione al disegno, quanto un’ostinata indisciplina. Sempre lì, da un punto di vista letterario, la scoperta degli scrittori della Beat Generation, Kerouac e Ginsberg su tutti, ma anche Lewis Carrol; non è perciò un caso che molti dei racconti di Skywriting mescolino stile visionario e piacere per il grottesco.
Infine, non meno importanti, le riflessioni sulla fine dell’epoca ‘Beatles’, tra l’avvicinamento a Yoko e l’inizio di nuovi percorsi di vita, nel segno di un forte attivismo sociale grazie alla fama maturata.

Pensieri espressi in modo diretto, schietto che contribuiscono a scoprire un percorso artistico vario andato ben oltre le canzoni; e spesso dimenticato.

[Fonte:Huffington Post]

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