La crisi non fa sconti, neanche a Natale

Lo avevano già fatto presagire i dati dell’Eurostat sul rischio di povertà ed esclusione sociale dell’Italia, e di conseguenza i risultati della classica indagine natalizia della Confcommercio non costituiscono una sorpresa: sei italiani su dieci, questo Natale, ridurranno le spese.

In tempi di crisi allora, l’italiano medio deciderà di puntare sulla pragmaticità, preferendo i regali “gastronomici”. Al secondo posto si piazzano i giochi e giocattoli per i bambini (61%) e, in aumento rispetto all’anno passato, smartphone, libri e prodotti per la cura della persona. Gli articoli che invece i fortunati destinatari difficilmente troveranno nei loro pacchetti dorati sono capi d’abbigliamento, calzature e vino, insieme ai regali più impegnativi: viaggi ed elettrodomestici.

I bambini italiani, però, possono dormire sonni tranquilli perché la maggior parte degli intervistati (86%) ha dichiarato di non poter rinunciare al classico regalo di Natale preferendo i propri familiari più stretti (55,9%) tra tutti i destinatari; seguono poi i parenti in generale (50,7%), “altri conoscenti” come i colleghi di lavoro (40,7%) e gli amici (39%). È invece risultata del 42,8%, la parte degli italiani che ammette di voler destinare il regalo a sé stesso.

Per quanto riguarda i punti vendita, saranno quelli della grande distribuzione i favoriti dagli italiani (59,5%). A minarne il primato i punti vendita tradizionali (58%) e ancor di più la crescita dilagante del web (30,1%), che rappresenta la via preferita e sicuramente più comoda per quattro giovani su dieci sotto i 35 anni.

Inoltre, il periodo più quotato per effettuare gli acquisti di Natale risulta essere il celebre “ultimo momento”, la seconda metà di dicembre (42,5%), decisamente cresciuto rispetto all’anno scorso (33,6%), segno di una contingenza economica che distrae dagli eventi considerati in qualche modo futili. In calo di 11 punti percentuale rispetto al 2012, invece, le persone previdenti che hanno già sbrigato le “faccende” natalizie nel mese di novembre.

Infine, le previsioni di spesa per questo Natale, come annunciato, subiranno un calo. Allo stesso tempo, però, il 40,5% vuole mantenere il proprio budget invariato e l’1,8%, invece, dichiara di voler addirittura aumentare la propria soglia di spesa massima.
Il budget previsto è di 300€ per nove italiani su dieci, somma nettamente inferiore quindi alle previsioni di spesa dell’anno scorso, a testimonianza di una crisi che si fa sentire. C’è, però, una piccola percentuale di irriducibili (5%) che dichiara di voler sfondare il tetto dei 300€.
I più risparmiatori sono risultati essere i giovani sotto i 34 anni, gli anziani sopra i 64 anni, le donne, in genere più parsimoniose rispetto agli uomini e i cittadini delle grandi aree metropolitane, in cui sono più visibili gli effetti della crisi.

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