Hysterical Literature, un vibratore per amare la lettura

La posizione più strana in cui hai letto un libro?”. Da oggi le risposte “a testa in giù”, “sdraiato sul letto”, “con le gambe incrociate”, “in piedi sul tram”, “mentre faccio le flessioni” non saranno le più originali. Per essere davvero originale devi rispondere “con un vibratore tra le gambe”.

Alcune fortunate lettrici hanno già avuto il piacere di testare questo metodo alternativo e stravagante grazie al fotografo e regista di New York Clayton Cubitt. Un tavolo, una sedia, uno sfondo nero e otto giovani ragazze con il loro libro preferito tra le mani e l’invisibile feticcio stretto tra le gambe. Il resto va da sé come si può vedere nei divertenti video di una decina di minuti l’uno in cui le lettrici non possono fare a meno di abbandonarsi al piacere della lettura.

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Sembrano sopraffatte dalle parole poi i loro volti si contraggono, i sorrisi si enfatizzano e le schiene si raddrizzano. Fanno fatica a leggere e il loro respiro si fa ansimante. Si crea una condizione di straniamento per lo spettatore che non comprende se i parossismi di piacere siano prodotti dalla lettura o da altro.

Sono stato a lungo affascinato dal concetto di controllo e di autenticità nella ritrattistica, soprattutto in questi tempi in cui il flussi di auto scatti e auto-documentazione su Facebook e Instagram è continuo. Che cosa può ancora rivelare un ritrattista? Come possiamo sfondare con qualcosa di reale?“, si è chiesto Cubitt prima di ideare l’esperimento.

Hysterical Literature è un progetto che vuole esplorare il dualismo di mente e corpo, “la lotta dell’uno per prevaricare l’altro e il possibile equilibrio tra i due“, in una società ancora poco incline ad accettare la parola “sessualità” non come un tabù ma come argomento culturalmente rilevante che può interagire addirittura con l’arte. Il nome è un riferimento ammiccante al “male del secolo” vittoriano, l’isteria femminile, curata attraverso l’uso dei vibratori, raccontata anche nel film “Hysteria” del 2011.

[youtube width=”638″ height=”425″]http://youtu.be/lUARpT4JJew[/youtube]

“Leaves of Grass” di Walt Whitman, “American Psycho” di Bret Easton Ellis, “A Clockwork Orange” di Anthony Burgess sono alcuni dei titoli scelti per vivere un’esperienza che immortalata l’intima bellezza femminile, che poco ha a che vedere con la pornografia moderna.

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