Impeachment per Napolitano, spunta l’asse Forza Italia – M5S

Nella situazione politica in cui si trova l’Italia ormai si dovrebbe essere giunti alla fine delle sorprese, ma dalla classe governante continuano ad arrivare notizie che lasciano a bocca aperta o quasi. È questo il caso del possibile asse tra Forza Italia e Movimento 5 Stelle che potrebbe crearsi dopo la proposta dei grillini di votare l’Impeachment contro il Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Immediate le reazioni che si susseguono da tutti i fronti. Il primo a commentare è stato l’ex direttore del TG1 e ora senatore di Forza Italia Augusto Minzolini, che ha dichiarato di essere assolutamente favorevole al voto in questione poichè è meglio la vecchia repubblica ammaccata in cui ci troviamo, se come alternativa vi è la “sgangherata monarchia” che si verifica da anni con Napolitano.
Anche la militante di Forza Italia Daniela Santanchè si dichiara favorevole all’impeachment perchè Napolitano era stato riconfermato nella sua carica con una missione pacificatrice; per assolvere a questa missione ha scelto la via delle larghe intese che hanno fallito quindi non ha più un ruolo all’interno del panorama politico del nostro paese.

Se queste erano le dichiarazioni provenienti da Forza Italia, i Cinque Stelle, dal canto loro, proseguono con la politica di “ribellione” e “rottamazione” – nel senso non renziano del termine -, intrapresa già dalle scorse elezioni.

Dal PD arrivano invece parole di netta condanna verso questa proposta di voto poiché da un punto di vista che dovrebbe essere bipartisan, farebbe perdere altro tempo e distrarrebbe ulteriormente dalle serie questioni da affrontare.
Luigi Zanda, capogruppo del Partito Democratico al Senato, sostiene inoltre che questa proposta nasconde un puro aspetto provocatorio, in quanto Forza Italia si sarebbe appoggiata all’ideologia grillina per realizzare una “rivincita” nei confronti di Napolitano il quale non ha mai riscontrato particolare simpatia negli schieramenti di centrodestra.

Inoltre dalle file del Partito Democratico viene sottolineato il fatto che il Presidente della Repubblica può essere accusato solamente di alto tradimento e non è questo il caso visto che durante il suo mandato ha difeso strenuamente i valori della Costituzione.
Non ultimo è arrivato il commento di Silvio Berlusconi che ha sostanzialmente ribadito le stesse asserzioni che propina ai votanti ormai da anni, ossia che le istituzioni sono corrotte e politicamente schierate, e da queste non si esclude neanche il Capo dello Stato.

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