Il make up che combatte il cancro: il progetto di Mimi Foundation

Convivere con il cancro significa affrontare una sfida costante. Una lotta in cui le armi non sono mai pari e il nemico si mostra quasi sempre più forte e difficile da sconfiggere. I malati devono non solo adattarsi all’impatto fisico della malattia, accettando i cambiamenti fisici che ne derivano, così come l’energia che diminuisce sempre più, ma devono anche convivere con tutti gli effetti di natura mentale che questa malattia porta con sé, come l’ansia, la fatica, la paura e a volte la difficoltà nell’accettare la sconfitta. Non c’è farmaco che elimini questi subdoli nemici, poiché in realtà si combattono in un solo modo: con la fiducia in se stessi, la voglia di combattere, senza arrendersi.

E se ci fosse qualcuno capace di far sparire anche solo per un secondo i mostri mentali generati da questa orribile malattia e di lasciar così spazio alla spensieratezza? Un’onda magica che travolga e porti via le preoccupazioni, facendo in modo che i pazienti dimentichino la malattia, tornando a essere liberi anche per poco tempo.

È proprio questo l’obiettivo della Mimi Foundation, associazione francese che da anni si batte contro il cancro. “Sapete cosa mi manca di più? Essere spensierata”. Da questa frase pronunciata da una donna di nome Katy, cui è stato diagnosticato il cancro due anni fa, è nata l’idea di un progetto fotografico, il cui obiettivo è stato quello di far ritrovare il sorriso ai malati, donando loro qualche momento di felicità.

Il 17 giugno 2013 venti di loro sono stati invitati in un salone di bellezza di Bruxelles per sottoporsi alle cure di un hair stylist e di un esperto di make up. Una volta avvenuta la trasformazione, decisamente stravagante, i pazienti sono stati condotti a occhi chiusi e posizionati davanti a uno specchio a due vie. Dietro a una di esse si nascondeva il fotografo Vincent Dixon pronto a scattare nel momento esatto in cui i pazienti aprivano gli occhi ammirando nello specchio la trasformazione avvenuta. Il risultato? Fotografie di visi carichi di stupore, divertimento e gioia.

Queste straordinarie fotografie costituiscono oggi un libro di 60 pagine intitolato “If only for a second”. Ogni immagine contiene la data e il secondo esatto in cui è stata scattata. O meglio, il secondo esatto in cui la persona immortalata ha dimenticato la sua malattia e ha sorriso di stupore ed emozione. Persino i lettori, a loro volta, saranno sorpresi di sorridere, coinvolti emozionalmente dalle fotografie di Dixon.

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La fotografia dimostra ancora un volta il grande potere che possiede. Semplici immagini in grado di ispirare e trasmettere forza non solo ai malati, ma anche a tutti quelli che hanno perso di vista il vero valore della vita. Fotografie capaci di mettere in mostra quello che già si possiede, ma che ancora non si conosce.

La felicità infondo è fatta di attimi. Si tratta solo di sommarli, rincorrendo quella spensieratezza che nemmeno una malattia così devastante è in grado di rubare. Velare sì, ma non cancellare.

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