Speciale Rock Economy, Celentano è tornato all’Arena di Verona

Adriano Celentano torna in televisione con il suo Rock Economy, lo show dei record presentato all’Arena di Verona lo scorso anno.
Le due serate dello spettacolo hanno avuto audience da record, con punte del 31,3% di share e quasi 9 milioni di italiani incollati alla tv. Un successo così grande ha convinto gli organizzatori a ripetere l’esperienza e a mettere online una visione inedita del concerto-evento del Molleggiato.

Due serate di musica racchiuse in un solo spettacolo andato in onda ieri sera su Canale Cinque alle ore 21. La pubblicità martellante del programma è in onda da parecchi mesi: è iniziata a circolare da settembre, facendo pensare a una trasmissione colossale in perfetto stile Celentano. La realtà è ben diversa: infatti lo show sarà una sintesi delle due serate all’Arena, con prospettive diverse e con scene inedite.

Tra gli ospiti, l’amico di sempre Gianni Morandi con cui Celentano ha duettato con “Scende la pioggia”, “Woman in love”, “Ti penso e cambia il mondo” e “Una carezza in un pugno”. Omaggio a Lucio Dalla sulle note di “Caruso” e regalo a Sophia Loren con “Straordinariamente”, la sua canzone preferita. Poi, tra le altre “Viola”, “S’è spento il sole”, “Esco di rado..”. Non potevano mancare i monologhi e stavolta il molleggiato chiama in causa gli industriali italiani: “Io sono convinto che alcuni ricchi come Leonardo Del Vecchio, Benetton, Prada, lo stesso editore di questa trasmissione, i padroni della Fiat, loro ci aiuterano: se non altro per dare il cambio a quei poveri cammelli condannati da secoli a passare per la cruna di un ago“.

I temi scottanti come sempre: la Casta, la politica e gli sprechi. Nonostante il programma sia andato in onda un anno fa, esattamente l’otto ed il nove ottobre del 2012, i discorsi sono rimasti attualissimi e la situazione, invece di migliorare, è peggiorata vertiginosamente.
Resta da aspettare il responso dell’auditel: chissà quanti italiani avranno assistito allo show, non certo originale e nemmeno fortemente atteso, bensì un contenuto rimaneggiato per un’Italia annoiata.

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