Napoli, impresa sfiorata. Alla fine però passa il Dortmund

Il Napoli e la sua gente per battere l’Arsenal. Vincere, era questo l’imperativo, e con tre gol di scarto se il Dortmund avesse vinto. Il San Paolo, una bolgia, canta l’inno Europeo che mai cosi forte ha esclamato “the champions“. I presupposti erano quelli di una partita intensa, e così è stato, con entrambe le squadre senza nessuna paura di attaccare o provare la giocata. Alla fine le due reti segnate e il bel secondo tempo della compagine azzurra non sono bastati per passare, lasciando una grossa amarezza, visti i 12 punti totali collezionati nel girone

L’Arsenal si presenta al San Paolo imbattuto dal 10 Novembre, sempre in gol nelle ultime 12 partite europee e primo in Premier League. Dopo un inizio di stagione incerto (Wenger è stato pure messo in discussione nelle prime giornate) i “gunners” hanno trovato la loro quadratura perfetta, testimoniata anche dalla prima posizione in Champions League in uno dei gironi più difficili del Torneo. Benitez dal canto suo non vive un momento brillante, dato che si è allontanata dalla vetta del campionato nelle ultime partite disputate. Così stravolge le carte in tavola. Fuori Reina (per infortunio), Britos, Inler e Insigne. Dentro Rafael, ancora una volta Fernandez, Dzemaili e Martens. Dall’altro lato Arsèn Wenger si schiera a specchio: un 4-2-3-1 con Ozil, Ramsey e Santi Cazorla dietro l’unica punta Giroud.

La partita
Primo tempo molto pimpante da parte del Napoli che dimostra padronanza del gioco. Personalità e aggressività consentono gli azzurri di avere un maggior possesso palla, e una difesa alta che concede poco agli avversari. Il primo brivido arriva all’ottavo minuto di gioco, con una palla recuperata da Martens a metà campo, che lancia Pandev ma il suo tiro è facilmente parato dal portiere avversario. Al minuto 22 è Giroud spaventa Rafael 8 minuti più tardi Callejon trova un tiro a giro dalla sinistra, che purtroppo finisce troppo alto. Al 37′ vola sulla fascia Maggio, che prova un pallonetto non centrando la porta. Il primo tempo si finisce con una quasi papera di Szczęsny che rilancia il pallone sul viso di Higuain, sfiorando il palo.

Il secondo tempo inizia con una bolgia del San Paolo, che si rende conto che più tempo passa, più si avvicina l’eliminazione dalla Champions. Entra Lorenzo Insigne, e subito si vedono i risultati. Palla illuminante per Armero al 57′ che però non trova la porta. 4 minuti dopo diagonale di Callejon, troppo largo. È quasi dominio Napoli, che continua ad attaccare con Higuain che sbaglia tiro da posizione defilata al 70′. Pipita che si fa perdonare 3 minuti dopo, con una girata al limite dell’area eludendo la marcatura di Mertesacker e insaccando la rete dell’1-0. Il San Paolo esplode, e la partita si mette pure in discesa con l’espulsione di Arteta che lascia in 10 la sua squadra. Il Napoli continua a provarci, fino all’ultimo secondo del match, con la rete di Callejon al 93′ a siglare il 2-0

Finisce così, con un risultato insufficiente per conquistare gli ottavi di finale a causa del contemporaneo pareggio del Borussia Dortmund. Gli azzurri, autori di una partita quasi perfetta e sempre padroni del gioco non hanno nulla da recriminarsi. Applausi da tutti i tifosi, consapevoli che che i loro giocatori hanno dato anima e cuore, eliminati solo per un solo gol. Esce cosi a testa altissima, con le lacrime di Higuain che esprimono tutta l’amarezza di una squadra stava riuscendo a fare una grandeimpresa.

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