Lo Hobbit e le altre uscite al cinema dal 12 dicembre

Mentre Natale si avvicina, al cinema i distributori iniziano a calare gli assi in tavola in vista della tradizionale abbuffata festiva di film che riempirà le sale, rimpinguando le casse dei botteghini. Tra le novità più attese di questo dicembre, e di tutto il 2013, c’è il ritorno nella Terra di Mezzo con Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, secondo capitolo della nuova trilogia tolkeriana di Peter Jackson, prequel ideale di quella de Il Signore degli Anelli. Nella nuova avventura, Bilbo Baggins, Gandalf, Thorin Scudodiquercia e la compagnia dei nani continuano il loro viaggio alla riconquista del regno perduto di Erebor. Tra mille insidie e pericoli, la compagnia giunge finalmente alla Montagna Solitaria, dove si troveranno al cospetto del temibile e terrificante drago Smaug.

Il weekend segna anche il ritorno di Leonardo Pieraccioni, con la sua nuova commedia Un fantastico Via Vai, una pellicola stilisticamente più matura rispetto alle produzioni precedenti che rinuncia alle bellone mozzafiato di un tempo ma non alla solita comicità spensierata. In questo film (scritto a quattro mani con Paolo Genovese), il trentenne timido e impacciato di un tempo ha lasciato il posto ad un quarantenne padre di famiglia annoiato dalla monotona routine della sua vita. Sbattuto fuori di casa dalla moglie per un banale equivoco, Arnaldo va a vivere in un appartamento con un gruppo di giovani universitari. La loro contagiosa leggerezza lo riporterà indietro nel tempo, a quei sogni e quelle speranze che credeva aver perso.

Cinema d’autore presente nel fine settimana con ben tre titoli provenienti da Francia, Messico e Inghilterra. Il primo, applaudito all’ultimo Festival di Torino, è Molière in bicicletta, una cinica e divertente commedia francese firmata da Philippe Le Guay che rilegge in chiave contemporanea la piece Il Misantropo, attraverso il confronto tra due attori che ritroveranno amicizia e fuoco sacro dell’arte recitando Moliere in bicicletta; Gran Prix alla Semaine dela Critique del Festival di Cannes 2012, Qui e là dell’esordiente regista spagnolo Antonio Méndez Esparza è una storia di emigrazione al contrario, quella (vera) di Pedro, un operaio messicano che, dopo anni negli Stati Uniti, torna a casa, in Messico, per ritrovare la sua famiglia e per seguire il sogno di formare un complesso musicale; di confini da attraversare ne parla anche Still Life, dell’italiano naturalizzato inglese Uberto Pasolini (premio per la miglior regia nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia 2013). Il confine è quello più estremo, tra la vita e la morte, che in molti attraversano completamente soli. Il lavoro del funzionario comunale John May è trovare i parenti più prossimi delle persone scomparse, assicurandosi che partecipino alle esequie. Fuori dal lavoro però la sua vita è estremamente abitudinaria e solitaria. Quando verrà licenziato, il suo ultimo caso sarà l’occasione che aspettava per iniziare daccapo.

Titolo prettamente natalizio, Il segreto di Babbo Natale, film d’animazione anglosassone incentrato su Babbo Natale e la sua squadra di elfi che dovranno difendere il Polo Nord da un lestofante che vuole distruggere la festa. Infine, il documentario di denuncia Pussy Riot – A punk Prayer che ripercorre la vicenda processuale di Nadia, Masha e Katia, le tre donne russe arrestate e condannate dopo un’esibizione anti-Putin nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore, nel febbraio 2012.

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