Il Natale si fa avventura con “Manituana”

Semplicemente, Manituana. In irochese ‘Giardino del grande spirito’; oggi, come in passato, l’insieme delle mille e più isole accolte dal fiume San Lorenzo in Canada.

“Due tribù si contendevano la Terra. Una abitava a nord del San Lorenzo, l’altra a sud. Il Padrone della Vita, amareggiato per quella guerra, decise di scendere dal cielo con un misterioso bagaglio. […] Srotolò la coperta e dentro c’era una terra di delizie, creata perchè tutti vivessero nell’abbondanza e non ci fosse più motivo di combattere. Appoggiò il regalo sulle acque del San Lorenzo, a distanza uguale dalle due sponde, e invitò gli uomini a trasferirsi lì. Per lunghi anni, il popolo del Sud e il popolo del Nord vissero in pace su Manituana. Per parlarsi, mescolarono le loro lingue, così che nessuna incomprensione potesse sorgere”.

Luogo al centro di antichi racconti, ma anche meta finale sofferta di un viaggio fatto di illusioni e speranze. Quello raccontato nel successo letterario 2007 targato Wu Ming in grado di proiettare il lettore in uno dei momenti più ricordati e celebrati della storia d’America: l’indipendenza delle colonie dall’Impero britannico. Ma, si sa, non c’è vittoria in guerra ottenuta se non ad un prezzo altissimo di perdite umane.

In maniera inedita, infatti, il romanzo si sofferma sulla parte sconfitta dalla Storia. Al centro le vicende dei vari membri della famiglia Johnson, i maggiori rappresentanti di una comunità meticcia di indiani e coloni irlandesi armonicamente amalgamata che scelse però la lealtà verso la Corona inglese. Un’oasi di incontro fra culture tanto diverse resa possibile dall’illuminato capofamiglia Sir William Johnson. Figura che compare brevemente solo nel prologo (e realmente esistita), ma determinante anche in absentia come sogno/ simbolo/ ideale di un’unità che i membri rimasti della famiglia, dalla moglie indiana Molly Brant all’interprete e capo guerriero Joseph Thayendanega (altri due personaggi storici) cercheranno faticosamente di tenere in vita. Ognuno a modo suo; chi scegliendo la via della guerra, chi cercando una nuova strada verso Manituana, conservando le radici sane di ciò che era stato costruito in passato.

Un affresco epico di particolare realismo da far rivivere a Natale.

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