Papa Francesco, nessuna fiction su di lui. Sì alla rivoluzione dei media

Il suo predecessore si era già affacciato con curiosità verso le nuove forme di comunicazione che stanno cambiando le abitudini di intere generazioni creando l’account Twitter @Pontifex, inondato da un numero interminabile di tweet. Ora Papa Francesco fa un passo oltre: vorrebbe incontrare attori, registi e sceneggiatori di tutto il mondo per auspicare un profondo cambiamento nel mondo dei media .

Con “attenzione e inquietudine” il vescovo di Roma dirige il suo sguardo verso i canali di comunicazione che hanno il compito di veicolare le informazioni e la conoscenza della popolazione. Il Pontefice avrebbe espresso a Ettore Bernabei e suo figlio Luca, presidente e amministratore delegato della Lux Vide, società di produzione televisiva italiana, profonde preoccupazioni per i contenuti televisivi attuali e la viralità della comunicazione.

Anche per tali ragioni avrebbe confessato il suo disappunto riguardo la possibile realizzazione di una fiction sulla sua vita. Bernabei avrebbe già ricevuto un alto numero di offerte per la produzione di una fiction sulla giovinezza in Argentina di Jorge Mario Bergoglio che confessa di aver seguito con interesse Don Matteo, Preferisco il Paradiso, adattamento televisivo della vita di San Filippo Neri, interpretato da Gigi Proietti, Che Dio ci Aiuti e Anna Karenina. “Bisogna perseverare in un lavoro che mostri all’uomo la bellezza che è specchio di Dio“, parole semplici, pronunciate con un sorriso di quelli con cui si è fatto amare in questi mesi di pontificato.

Da quando è stato eletto guida della Chiesa cattolica nel marzo scorso, papa Bergoglio ha dimostrato che l’ascolto e l’umiltà possono rivoluzionare il modo di fare comunicazione. Eletto uomo dell’anno dalla rivista Time, il papa parroco, come lui stesso ama definirsi, non ha mai nascosto la sua apertura verso argomenti delicati quali l’aborto, l’omosessualità e la contraccezione che a suo dire andrebbero trattati da parte di tutta la Chiesa cattolica con profonda compassione.

Arriva al cuore di chi lo ascolta Papa Francesco ma non è sicuro che attraverso uno schermo televisivo il suo messaggio avrebbe la stessa umile forza di colpire tutti, fedeli e non, come una carezza. Pietro Valsecchi potrebbe presto iniziare le riprese di un film sul Papa con protagonista Antonio Banderas (attualmente impegnato sul set di “Los 33”) ma questa volta Bergoglio non dà la sua benedizione e preferisce esprimere il suo entusiasmo in merito al progetto su Sant’ignazio di Loyola che servirà a “rimuovere quella patina di uomo inquisitore, laddove Sant’Ignazio fu un credente di grande spirito, pietà, e di enorme modernità che fu capace di costruire un esercito di sacerdoti colti e formati che nei secoli è sempre stato al fianco della Chiesa“.

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