Legge di stabilità, oggi il voto alla Camera

Arrivata ieri alla Camera la legge di stabilità. Dopo il via libera della commissione Bilancio di Montecitorio, nel pomeriggio di ieri la discussione in aula. Il sottosegretario all’economia Pierpaolo Baretta ha dichiarato che non è da escludere il ricorso alla fiducia per sbloccare più velocemente la manovra.

Una maratona conclusa in tarda notte in commissione ha portato al testo che discusso alla Camera. Dopo le contestazioni di Renzi sulla web tax, ovvero l’obbligo per chiunque voglia vendere un servizio, una pubblicità o un qualsiasi bene legato al commercio online, il possesso della partita iva italiana, la norma è stata modificata. L’obbligo resta solo per la pubblicità online e il diritto d’autore.

Tra le altre novità previste dalla legge di stabilità il non poter pagare più gli affitti in contanti ma solo con modalità che assicurino la tracciabilità dei pagamenti, qualunque sia l’importo. Anche per ottenere le agevolazioni e detrazioni fiscali da parte sia del locatore che del conduttore.

Approvato dalla commissione un emendamento di Sel per escludere che i fondi riassegnati alla legge per l’industria del settore aeronautico vengano utilizzati per finanziare il programma dei cacciabombardieri F35.

Approvato anche un emendamento del relatore Maino Marchi (Pd) che tassa con un contributo di solidarietà i vitalizi superiori a 90mila euro l’anno dei parlamentari, dagli eletti nei consigli Regionali e provinciali, e dai funzionari degli organi costituzionali. Infatti sebbene la legge di stabilità preveda un contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro pari al 6% per gli assegni superiori ai 90.168,26 euro, del 12% per quelli oltre i 128.811,80 euro annui, nonché del 18% per gli assegni oltre i 193.217,70 euro, gli organi costituzionali come la Corte costituzionale, il Quirinale, le due Camere o la Banca d’Italia godono della “autodichia”, cioè si autogovernano. L’emendamento spinge i suddetti organi affinché nella propria autonomia applichino la misura.

Previsti anche 50 milioni di euro dal 2014 per rifinanziare il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio nonché 30 milioni di euro per il 2014 e di 50 milioni dal 2015 per le scuole di specializzazione in medicina.

Tra le altre misure, previsto anche un fondo taglia-cuneo, il rapporto tra tutte le imposte sul lavoro (dirette, indirette e contributi previdenziali), calcolato in percentuale e il costo complessivo del lavoro. Per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro saranno destinate le risorse aggiuntive della spending review e della lotta all’evasione fiscale. I benefici non solo per la (ristretta) platea dei lavoratori, dunque, ma anche per pensionati e piccole imprese.

Per le cartelle di Equitalia ci sarà la possibilità di pagarle senza interessi purché il saldo si effettui in un’unica soluzione ed entro il 28 febbraio 2014.

Prevista anche l’entrata in vigore della Iuc, la nuova tassa sulla casa, da cui saranno esentate le prime abitazioni. Resta da definire la scadenza della seconda rata dell’Imu sulle seconde case. Previsti, inoltre, incentivi del 50 e del 65% sulle ristrutturazioni e sul risparmio energetico.

Oltre alla tutela per 6 mila soggetti esodati già prevista dal decreto, si avrà anche lo stanziamento di 950 milioni di euro dal 2014 al 2020 per salvaguardare altre 17 mila persone, prevista anche la proroga per un anno degli incentivi alle aziende in crisi.

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