Legge elettorale, Renzi accelera: “Bisogna fare presto”

Le cose da fare sono tante, ma in questo momento la priorità assoluta è la nuova legge elettorale. Non ha dubbi Matteo Renzi, intervenuto ieri alla presentazione dell’ultimo libro di Vespa: “Con Ncd e con le altre forze della maggioranza credo sarà naturale vedersi in modo rapido per un patto di coalizione. Io non ho la fregola delle elezioni, ma sulla legge elettorale bisogna fare presto. Per me il governo può andare avanti anche fino al 2018, ma se non facciamo la legge elettorale entro le europee ci portano tutti via”.

Il neo segretario del Pd non ha intenzione di perdere altro tempo: “Se c’è una cosa che voglio è un cambiamento radicale della tempistica e se si dice che si fanno le cose, come la legge elettorale, la riforma del lavoro, le riforme istituzionali, questa volta si fanno, perché se poi non si fanno, altro che forconi e sotto terra finisce la nostra credibilità. Io ho la credibilità e la faccia e non voglio perderla”.

In sala era presente anche Angelino Alfano. Il fondatore del Ncd apre spiragli importanti sulla legge elettorale, che “va fatta subito, con le regole della correttezza e del rapporto politico leale”. Per quanto riguarda invece il futuro dell’esecutivo, il vicepremier non crede “che si possa arrivare al 2018” e ritiene che “come in Germania ci si debba sedere e si dicano le cose compatibili l’uno con l’altro per un contratto di governo”, perché “in 12 mesi si possono fare cose importanti”.

Alfano ha poi stuzzicato il sindaco di Firenze sul tema delle pensioni. “Speriamo che la sinistra riformatrice abbia il coraggio di smontare la riforma Fornero” ha detto. Secca la replica di Renzi: “In questa sala chi ha votato la legge Fornero sei tu”.

Nelle ultime ore è trapelata un’indiscrezione secondo la quale si sarebbero fatti più fitti i contatti tra Pd e Forza Italia. Dario Nardella, braccio destro del Rottamatore, si sarebbe incontrato nei giorni scorsi con Renato Brunetta e l’intesa tra i due partiti per una nuova legge elettorale, nonostante le smentite dello stesso Brunetta, potrebbe non essere lontana.

Ipotesi, questa, sgradita al Ncd, che rischierebbe di essere emarginato. “La maggioranza politica che sostiene il governo deve definire una posizione e su questa si confronterà con le opposizioni” sottolinea Fabrizio Cicchitto, specificando che “non sono condivisibili maggioranze a geometria variabile”. Un netto no all’accordo con FI arriva anche da diversi esponenti democratici. “Renzi non spacchi la maggioranza” avverte Rosy Bindi.

Intanto Paolo Sisto (FI), presidente della commissione Affari costituzionali alla Camera, assicura che “l’obiettivo è di portare il provvedimento sulla riforma della legge elettorale in Aula entro il 31 gennaio”. Un relatore del testo sarà sicuramente lui, l’altro dovrebbe invece essere un rappresentante del centrosinistra.

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