Chef Rubio si trasforma in Rugbio, il cacciatore di tifosi

Dmax si prepara ad ospitare per la prima volta nel proprio palinsesto la diretta completa del prossimo RBS 6 Nazioni 2014 e lo fa affidando un compito non proprio semplice a Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, che per l’occasione di trasforma in Rugbio, il cacciatore di tifosi. Da domenica 22 dicembre (ore 22.50) e per tutte le domeniche fino all’inizio del torneo europeo lo chef rivelazione dell’anno 2013, abbandonerà momentaneamente gli arnesi da cucina per afferrare l’ovale e correre in meta, cercando di ampliare il bacino d’utenza del movimento rugbistico.

Con Unti e Bisunti lo chef romano ha girovagato l’Italia cercando e sfidando i maestri dello street food nostrano ed ora torna alla vecchia ma mai superata passione per il rugby conducendo un programma che gli farà attraversare il “bel paese” a caccia di nuovi supporter per l’ItalRugby. Intervistato da Bloglive, Chef Rubio ci racconta questa nuova avventura.

Dallo street food di Unti e Bisunti alla palla ovale, cos’è Il cacciatore di tifosi?
Il cacciatore di tifosi è un programma che proverà a spiegare le sensazioni e le emozioni che suscita il rugby. Non le regole del gioco, perchè questo programma è pensato per raccogliere un pubblico più ampio e spiegare questo sport in maniera più intima. Le regole possono risultare difficili soprattutto per chi si è avvicinato da poco alla palla ovale. Mostrare quello che si prova giocando a rugby e ciò che ruota intorno a questo sport rende più profonda l’esperienza. Il programma si svolgerà con il sottoscritto che, incaricato dalla Federazione Italiana Rugby di trovare delle nuove classi sociali, sportive e nuovi gruppi di potenziali tifosi da reclutare, sotto mentite spoglie invaderà il loro territorio e con l’inganno li porterà su un campo da rugby dove non potranno far altro che vivere l’esperienza.

Sappiamo che la Federazione Italiana Rugby ti ha messo a disposizione dei validi coach, chi sono?
Visto che siamo a ridosso della prima puntata lo possiamo svelare. Data l’amicizia che mi lega con alcuni ragazzi della nazionale maggiore trovare coach validi è stato semplice: Michele Rizzo, Edoardo Ugo Gori, sarebbe stato dei nostri anche Luca Morisi se non avesse subito quel grave infortunio da cui speriamo si riprenda al più presto, Bortolami e tanti altri azzurri. Non posso far altro che ringraziarli perché molti di loro si sono prestati nelle giornate libere o di fisioterapia.

Qual’è l’esperienza di Chef Rubio nel mondo del rugby?
Iniziai la mia esperienza nel mondo del rugby a dieci anni per fini terapeutici. Ero cresciuto troppo in fretta e dovevo curare una scoliosi. Quando ho preso confidenza con questo sport mi è sembrato molto facile giocarlo e mi sono divertito fino a che non ho esaurito le spalle e le energie. Ho virato poi sulla cucina che fino a quel momento consideravo un hobby mentre il rugby era lavoro, è stata un’esperienza di crescita personale e grazie a questo sport ho conosciuto moltissme culture. Sarò sempre grato al rugby.

Dopo uno strepitoso Sei Nazioni l’Italia arriva in crisi al prossimo torneo. C’è davvero bisogno di un “cacciatore di tifosi” per evitare il disamoramento del pubblico verso questo sport?
No, non credo. Sono tante le persone che seguono il rugby, ma non sono abbastanza. Per far si che l’Italia sia competitiva sin dalle giovanili ed al passo con le altre nazioni c’è bisogno che tutto il bacino di utenza italiano venga a conoscenza di questo sport, così da poter arruolare nuove leve, dai bambini fino all’espansione di un movimento che finora ha fatto bene, ma non abbastanza da far diventare il rugby uno sport nazionale. Ci sono riusciti i francesi e gli argentini, non vedo perché non dovremmo riuscirci noi, dobbiamo solo creare delle basi un po’ più solide affinché il rugby abbia più seguito.

Si vociferava la possibilità di sentire il tuo commento durante le partite del Sei Nazioni, oltre ad essere cacciatore, quale sarà il tuo ruolo durante il torneo?
Non è ancora strutturato e definito, ci stiamo lavorando. La rete mi ha fatto sapere che avrebbe il piacere di inserirmi nel contesto ma il ruolo è ancora in fase di costruzione. Qualora venissi chiamato in causa cercherò di dare il giusto apporto.

Una domanda a “bruciapelo”: ci sarà la seconda edizione di Unti e Bisunti?
Si, sul bruciapelo ti frego io, stiamo già preparando la seconda edizione. Abbiamo interrotto i preparativi per dare il giusto spazio a “Il cacciatore di tifosi” in vista del Sei Nazioni ed una volta terminato il torneo ricominceranno i sopralluoghi. Per fine aprile o all’inizio di maggio andranno in onda le puntate della nuova serie.

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