Serie A, top e flop 2013

Non siamo ancora al giro di boa, che arriverà l’11 gennaio con la 19° giornata, ma con l’anno solare che volge al termine in serie A è tempo di tirare le prime somme. A dominare fino ad ora la classifica, come da due anni a questa parte, è la Juventus di Antonio Conte che con 46 punti in 17 giornate (2,7 punti a partita) si conferma la squadra da battere. A seguire la sorpresa Roma, che dopo un inizio di campionato strepitoso, arriva allo scontro diretto con i bianconeri dei primi di gennaio con 5 lunghezze di distacco dalla vetta. Il derby della Madonnina ha invece certificato il periodo non entusiasmante delle due milanesi. Ma se i tre punti acciuffati a cinque minuti dal termine avranno grossi effetti sul morale della squadra di Mazzarri alla ripresa del campionato, per il Milan è ancora buio pesto.

Giuseppe Rossi è il goleador principe del campionato con 14 reti, gli argentini Tevez e Palacio lo inseguono con 11 e 10 centri rispettivamente. Abbiamo provato a scegliere quelli che per noi sono stati i protagonisti in positivo e in negativo fino ad ora del campionato in corso. In poche parole i 5 top e flop 2013 della Serie A:

– TOP –

ROSSI: i suoi gol hanno trascinato la squadra di Montella a ridosso delle prime tre della classe. Dopo due anni falcidiati dagli infortuni, l’italo-americano è tornato ai suoi massimi livelli. Una tassa da pagare per i portieri avversari. Prandelli gongola.

STROOTMAN: qualità e quantità al servizio di Garcia, l’olandese è senza dubbio l’acquisto migliore dell’estate giallorossa. Non perde un pallone, sforna assist e da il suo apporto anche in fase realizzativa. E’ un piacere vederlo giocare con Pjanic e De Rossi.

PALACIO: el Trenza è senza dubbio l’anima dell’Inter. Le sue prodezze hanno trascinato la squadra di Mazzarri da inizio anno ad oggi. Sulle sue spalle il peso di tutto l’attacco nerazzurro, orfano di Milito e di Icardi, alle prese con infortuni e forma fisica deficitaria. Con il tacco del derby ha raggiunto le 10 realizzazioni senza calci di rigore.

TONI: Luca il bello è tornato quello delle notti magiche di Germania 2006 e dei campionati strepitosi con la Viola. Il Verona di Mandorlini è la vera sorpresa di questo campionato e in lui ha il suo arciere. Sette gol fino ad ora, ma anche tanti assist e tante sportellate con i difensori avversari per gli inserimenti letali di Iturbe e Jorginho.

VIDAL-POGBA: una garanzia a tutti gli effetti, oltre che una miniera di gol impressionante. Vidal-Pogba attualmente costituiscono il vero valore aggiunto della squadra bianconera alla ricerca del terzo scudetto consecutivo. Classe sopraffina, numeri da attaccanti, energia infinita.

– FLOP –

BALOTELLI: la crisi del Milan non fa che amplificare anche quella del suo numero 45 e viceversa. Senza dubbio una stagione fin qui da dimenticare tra squalifiche, prestazioni non all’altezza e rigori sbagliati (fino a qualche tempo fa la specialità della casa). Mario continua a pagare a caro prezzo un’immaturità e un’ingenuità che interferiscono costantemente con le sue prestazioni in campo. La squadra di Allegri dovrà recuperarlo pienamente al più presto per non trovarsi invischiata tra non molto nella lotta per la retrocessione.

HERNANES: il profeta biancoceleste pare abbia smarrito il verbo. Il giocatore che aveva incantato per due stagioni la serie A non esiste più. Prove incolori, tante, troppe panchine in questi quattro mesi. Nell’anno che porta al Mondiale, il brasiliano sta affondando insieme alla sua Lazio. Chissà Scolari a maggio se si ricorderà ancora di lui.

HAMSIK: la squadra di Benitez sta facendo a meno di lui da più di un mese e pure le sue prestazioni prima dello stop erano nettamente sotto i soliti livelli di rendimento. Qualcuno ha iniziato a criticare il suo carattere, troppo timido ed introverso per essere un leader in una piazza come Napoli.

HANDANOVIC: dov’è finito il superman nerazzurro della passata stagione? I tifosi interisti se lo chiedono da qualche settimana. Le sue incertezze stanno iniziando a pesare con troppa continuità sui risultati della squadra e quello che sembrava un baluardo invalicabile, si sta mostrando in questa stagione come un pericolo costante.

IL CATANIA: quella che era stata la sorpresa del campionato, arrivando prima addirittura dell’Inter, sembra aver perso tutto ciò di buon costruito lo scorso anno. La difesa da acqua da tutte le parti, il centrocampo orfano di Lodi non garantisce fluidità di manovra, davanti nessuno la butta dentro. L’ultimo posto in classifica è lo specchio di questo inizio orribile di stagione.

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