Premier League: Arsenal da sogno, Mourinho vola in rimonta

St.James Park, è il minuto numero 65: il Newcastle è pronto a difendere una punizione dalla sinistra del portento dell’Arsenal, Theo Walcott. Il numero quattordici dei gunners prepara una traiettoria precisa, morbida e pungente sulla quale Olivier Giroud si avventa e tocca, quanto basta, per insaccare il pallone, sbloccare il match e regalare ai suoi tifosi un’altra notte in testa alla classifica, laddove la Premier è possibile vederla per intero: dall’alto verso il basso. Arsene Wenger ha costruito una macchina perfetta, capace di vincere anche in casa dei bianconeri costretti allo stop interno dopo la roboante vittoria per 5-1 sullo Stoke City.

Nell’altra sfida delle 14.30 si riscatta l’Everton che reagisce con rabbia dopo il k.o interno firmato dal Sunderland. L’avversario di turno è il Southampton di Pochettino, che va in svantaggio dopo 9′ grazie alla rete di Coleman. Il tecnico di Murphy se le gioca tutte ed inserisce nella ripresa l’ex Bologna Gaston Ramirez, che ha bisogno di appena cinque minuti per entrare in partita e siglare il pareggio. LA squadra di Liverpool però non si arrende: è Lukaku, solo dopo 120”, a far esplodere il Goodison Park e lanciare ancora il club di Martinez in quarta posizione, a sole cinque lunghezze dalla prima posizione.

Tanto spettacolo anche nelle gare delle 17 della Premier League, dove l’attesa era frenetica per Chelsea-Liverpool. Gara palpitante sin dai primi minuti: al 3′ è Skrtel a sbloccare in mischia e zittire Stamford Bridge. La reazione degli uomini di Mourinho è pronta, Lampard scocca un fendente che Mignolet alza in angolo. I reds abbassano il baricentro, il pareggio è questione di minuti: Sakho allontana sui piedi di Eden Hazard che lascia partire un bolide che si insacca al 18′ e ristabilisce le distanze. Suarez & Co. però sono in difficoltà e faticano a reagire, il Chelsea domina, crea e dopo la mezz’ora ribalta la questione. Oscar trova il corridoio giusto dalla destra e serve Eto’o che batte a rete, trovando un’opposizione solo parziale di un colpevole Mignolet, con il pallone che si insacca in rete per il definitivo 2-1.

La reazione degli uomini di Rodgers è tutta in una conclusione di Allen al 42′ e in una traversa di Sakho in apertura di ripresa. Ma il contropiede è un’arma letale per i blues che “rischiano”, al 54′, di legittimare la contesa ancora con Eto’o che spedito a rete si fa ipnotizzare da Mignolet. Il finale è concitato, Oscar cerca la sberla del tris dopo un’azione personale: palla sul fondo. Sul ribaltamento di fronte è Cech a superarsi su Johnson, per quella che si rivela l’ultima opportunità ospite. Finisce 2-1, il Liverpool scivola secondo: Mou esulta e resta terzo.

Nell’ultima sfida è il Tottenham a sbrigare la pratica Stoke (otto gol subiti nelle ultime due) senza patemi d’animo. Gli spurs aprono con un rigore di Soldado, procurato da Adebayor, e chiudono i conti solo nella ripresa grazie al raddoppio di Dembelè (65′) e il tris sotto il sette di Aaron Lennon (69′). I padroni di casa salgono a quota 34 e agganciano lo United in ripresa, lo Stoke è dodicesimo.

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