Il Capodanno al cinema, da Monicelli a Fantozzi

E’ la notte più lunga dell’anno. O la più corta, a seconda di come venga vissuta. Per questo il Capodanno ha sempre trovato terreno fertile nell’immaginario cinematografico, all’interno dei più disparati generi e ricevendo approcci di ogni tipo, dal romantico al grottesco.

Esaminiamo alcuni esempi di Capodanno al cinema, basandoci sulle opere più celebri che propongono elementi (un episodio o addirittura l’intera trama) incentrati sulla notte di San Silvestro.

L’ULTIMO CAPODANNO

Non si poteva che partire con l’opera grottesca (e che ha diviso pubblico e critica) di Marco Risi, tratta dal romanzo di Niccolò Ammaniti L’ultimo capodanno dell’umanità. Un campionario corale di varia umanità interpretato tra gli altri da Marco Giallini, Ricky Memphis, Giorgio Tirabassi e una Monica Bellucci in versione hardcore. Il film uscì nel ’98, per poi essere ritirato dalle sale dopo soli tre giorni: Risi lo ripropose al cinema un anno dopo. Opera comunque da recuperare, specie ora che ci avviciniamo al countdown.

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STRANGE DAYS

L’ex coppia James CameronKathryn Bigelow partorisce nel ‘95 un gioiello distopico, ambientato alle soglie del 2000. Il protagonista è Lenny Nero (Ralph Fiennes), un ex poliziotto che si ricicla pusher di una cyber-droga, consistente in mini-dischi che permettono di vivere esperienze altrui. Anche Strange Days è da rivedere, non solo per l’epilogo che si consuma proprio a ridosso del conto alla rovescia per il nuovo millennio ma per l’intero impianto, solido, coinvolgente e ben girato dalla Bigelow. Del film, alcuni ricorderanno anche la citazione – non proprio lusinghiera – dedicatagli da Nanni Moretti in Aprile.

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PARENTI SERPENTI

Mario Monicelli non è mai stato un autore banale e lo dimostra in questa commedia amara, amarissima, girata a 77 anni suonati. Divenuto con gli anni un piccolo cult (spesso riproposto nel periodo natalizio in tv), Parenti serpenti si apre proponendo una situazione che più idilliaca non si può (una riunione di famiglia a Natale) e si chiude nella maniera peggiore possibile. L’approccio grottesco e lo stile vagamente teatrale della messa in scena mitigano in qualche modo un finale “esplosivo” che coincide proprio con lo scoccare del primo dell’anno.

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L’ANNO PROSSIMO VADO A LETTO ALLE DIECI

L’esordio alla regia di Angelo Orlando, datato 1994, si rivela una commedia tenera e garbata che nel suo piccolo lasciò presagire una bella carriera per il regista/attore campano (premesse mantenute solo in minima parte). La notte di San Silvestro in questo caso fa da cornice alle vicende di Rosario (Orlando), che decide di rompere con la fidanzata, rifugiandosi nel conforto dell’amico Poldo (Ricky Memphis), il quale lo trascinerà in disavventure che rischiano di trasformare l’ultimo dell’anno in un incubo.

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FANTOZZI

E a proposito di capodanni da incubo, come non ricordare il veglione aziendale organizzato dal ragionier Filini nel primo insuperato Fantozzi? L’alter ego di Paolo Villaggio, accompagnato da moglie e orrorifica figlia, ne subirà di ogni genere, dal cameriere maldestro fino all’automobile sfondata da una cucina gettata dal balcone. Il Capodanno di Fantozzi è solo uno dei tanti memorabili episodi del capostipite della mitica saga.

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HO VINTO LA LOTTERIA DI CAPODANNO

Sempre rimanendo in tema Paolo Villaggio, meritevole di menzione anche il film campione d’incassi dell’89 di Neri Parenti, col comico ligure protagonista. Il giornalista Ciottoli, perfetto calco di Fantozzi, si accorge, proprio mentre si trova sull’orlo del suicidio, di essersi aggiudicato la lotteria di capodanno: peccato che il biglietto vincente si trovi nella macchina da scrivere, pignorata insieme agli altri beni della casa, a causa dei suoi pesantissimi debiti. La caccia al biglietto sarà piena di situazioni tragicomiche.

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CAPODANNO A NEW YORK

La tanto attesa vigilia fa da cornice anche a questa commedia corale diretta da Garry Marshall. Il regista di Pretty Woman e Se scappi ti sposo orchestra un cast all-star, da Jon Bon Jovi ad Halle Berry, da Robert De Niro a Zac Efron. Sulla falsariga di Appuntamento con l’amore, il film si articola in diverse vicende romantiche che troveranno il loro epilogo proprio la notte del 31 dicembre all’ombra della sfera di Times Square.

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I film proposti non sono certo i soli in cui la notte di San Silvestro è protagonista. Ricordiamo, tra gli altri, il bacio fra Hugh Grant e Rachel Weisz in About a boy proprio allo scoccare della mezzanotte, o il folle capodanno di Ted (Tim Roth) nell’episodio di Four Rooms diretto da Robert Rodriguez. E ancora, il party di capodanno con delitto sullo sfondo della rivluzione cubana ne Il padrino – parte II oppure, in tema di horror, quello dei luciferini vicini di casa di Mia Farrow in Rosemary’s baby. E per finire, l’irresistibile veglione del trio Magnani-Totò-Ben Gazzara, nel memorabile Risate di gioia di Monicelli (1960).

Dal capodanno tranquillo, intimo, a quello condiviso con un’intera città, ce n’è per tutti i gusti insomma. E voi, vi siete mai rispecchiati in un Capodanno sul grande schermo?

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