Braida, addio al Milan dopo 28 anni

Dopo i tanti cambiamenti societari avvenuti nell’ultimo periodo, oggi l‘Ac Milan ha comunicato ufficialmente l’addio di uno dei suoi dirigenti più importanti, Ariedo Braida. Per il direttore sportivo, dopo 28 anni trascorsi nel club, è arrivata l’ora dei saluti: il rinnovamento rossonero parte anche da qui.
Nella nota pubblicata sul sito della società si legge:
L’AC Milan ringrazia Ariedo Braida, che oggi lascia la Società: è stato prezioso collaboratore per un tempo lunghissimo, caratterizzato dai risultati prestigiosi che devono essere attribuiti anche alla sua importante opera.
28 anni di Milan.

I colori dentro l’anima. Le strade di Ariedo Braida e il Milan si separano oggi, dopo tanti trionfi e tanti i calciatori acquistati in questi anni grazie alle sue intuizioni e alle sue osservazioni. Fu lui il primo a visionare dal vivo Marco Van Basten e Andriy Shevchenko, che di lì a poco, anche grazie ai suoi consigli, vestirono la maglia rossonera.
Braida fu importante anche in altre trattative delicate come quelle riguardanti l’acquisizione di Kakà e Thiago Silva, con un ruolo sempre di primo piano.
Molto più di un direttore generale, bensì una presenza forte e sicura per la squadra, sulla quale fare riferimento in qualsiasi momento. Ancora grazie Ariedo per questi 28 anni di successi
“.

Braida è stato direttore generale del Milan dal 1986 al 2002, anno in cui ottiene la carica di direttore sportivo, quella che ha ricoperto fino ad oggi. Le voci di un suo addio si rincorrevano già da alcune settimane, come anche quelle legate al nome del suo successore, per il cui ruolo sembra favorito l’attuale direttore sportivo del Verona Sean Sogliano.

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