Facile registrarsi, difficile cancellarsi, i social network hanno azzerato le distanze, ma questo non ha affatto semplificato certe operazioni.
Su una scala mondiale quasi ogni utente che adopera internet possiede un network di riferimento, che si prediliga lasciare post su Facebook, un cinguettio su Twitter, lanciare le proprie connessioni su LinkedIn o acquistare un ebook su Amazon, la maggior parte di noi è in qualche modo facilmente rintracciabile.
In che modo però il nostro account può essere disattivato e quindi le informazioni in esso contenute eliminate?
Va ricordato innanzitutto che qualsiasi immagine, foto o altro file multimediale, una volta immesso in rete è impossibile da cancellare, a meno che ovviamente di mestiere non facciate gli hacker.
Passiamo ora alle note dolenti partendo dai siti più semplici sino a quelli impossibili qualora si voglia cancellare il proprio account.
Nel caso di PayPal è necessario rimuovere carte di credito e conti associati, e spostare il denaro ancora presente.
Twitter permette a seguito della cancellazione di poter usare lo stesso nickname su un account nuovo, e se invece si vuole riattivare quello vecchio si hanno 30 giorni di tempo.
Nel caso di applicazioni che organizzano elementi multimediali come Flickr o Instagram basterà salvare tutte le foto grazie a dei programmi appositi.
Andando oltre troviamo quelli più impegnativi come LinkedIn.
Insieme a LinkedIn troviamo il re dei social network Facebook, che offre varie soluzioni ai suoi utenti per disattivare il profilo e per salvare video e file, ma non c’è alcuna possibilità di eliminarli dalla rete specie in caso di sharing.
Anche Itunes, Ebay ed Amazon hanno delle regole piuttosto restrittive e complicate, ma alla fine esiste sempre un modo per “filarsela”, basta ricordarsi di scaricare sul proprio laptop tutti gli ebook e la musica altrimenti verranno eliminati e dovrete ripagarli tutti.
Naturalmente ne esistono alcuni da cui è praticamente impossibile cancellarsi:
Yuotube. Il noto canale di video permette di eliminare il proprio canale, ma per cancellare il profilo con informazioni personali, playlist, preferenze e commenti bisogna aliminare anche l’account Google e Google +, perdendo di conseguenza tutti i servizi correlati.
Giusto per rendere la procedura più avventurosa, persino il semplice tasto per avviare quest’azione è ben nascosto.
Wikipedia: chi decide di voler contribuire alla libera enciclopedia, non solo di consultarla, ed ha quindi creato un canale utente, non può essere cancellato perché questo provocherebbe malfunzionamenti al sito, l’unico modo è smettere di scrivere contributi, eliminare o rendere inaccessibili le pagine create, ma la Wikimedia Foundation si riserva il diritto di non cancellare le informazioni oppure di riattivarle in qualsiasi momento.
Il primo posto in classifica però va al social network Pinterest, infatti secondo Justdelet.me, il blog inglese che ha stilato la seguente classifica, cancellare il proprio account nella speranza di eliminare qualsiasi traccia del proprio passaggio su Pinterest è addirittura impossibile.
Il punto è questo, se è possibile riattivarlo in qualsiasi momento anche lontano nel tempo, vuol dire che i server hanno da qualche parte mantenuto le informazioni necessarie per ricostruirlo.
Infatti il tasto dice disattivami, e non cancellami.