Olympiakos, i segreti di un dominio

Quaranta campionati vinti, ventisei coppe nazionali portate a casa. Questo è l’incredibile palmarès dell’Olympiakos, squadra greca che sta dominando anche quest’anno il proprio campionato. Certo, la concorrenza non è agguerrita: il Panathinaikos non è più ai livelli degli anni scorsi, l’AEK Atene è precipitato in terza divisione a causa di problemi economici successivi alla retrocessione ottenuta sul campo nella scorsa stagione. L’unica compagine che potrebbe competere è il Paok Salonicco che nonostante un discreto score in campionato, si ritrova al giro di boa con ben dieci punti di distacco dalla squadra biancorossa.

L’Olympiakos che ha le sue radici nel Pireo, la zona portuale di Atene, gioca in uno stadio fantastico con tifosi caldissimi. La squadra sta disputando una stagione magnifica, in campionato non ha mai perso, ha pareggiato un solo match, ha realizzato 57 reti subendone solo sei e sta costruendo una striscia di vittorie consecutive che farebbe impallidire Roma e Juventus. Per ora infatti i successi di fila sono ben tredici. Anche in Champions League, i risultati sono ottimi: la squadra greca è tra le prime sedici d’Europa e dopo aver eliminato il temibile Benfica se la vedrà agli ottavi contro il Manchester United che non sta brillando in questa stagione.

Molto merito va al tecnico spagnolo Michel, che guida l’Olympiakos da poco meno di un anno e sta proponendo un buon calcio grazie anche alle preziose individualità di cui è dotato il club ellenico: oltre ai vari Maniatis, Holebas e Manolis bisogna citare Weiss (ex Pescara), Saviola, Campbell e Mitroglou. Gli ultimi due stanno facendo meraviglie sotto porta: il primo costaricano potrebbe andare ai Mondiali e quindi affrontare gli azzurri nel primo turno. Il secondo che non gioca da novembre a causa di un infortunio, ha segnato tantissime reti che hanno suscitato l’interesse dei diversi club europei ma dal Pireo avvisano: “Se lo volete, dovete sborsare cinquanta milioni”.

Se le cose andranno avanti così, il campionato greco diverrà un monologo più di quanto non lo sia stato finora e i tifosi dell’Olympiakos potranno gioire ancora per moltissimi anni.

A proposito di tifosi, sapete perché è così accesa la rivalità tra Olympiakos e Panathinaikos? A differenza di quanto capita spesso, la rivalità non nasce nello sport bensì è dovuta anche alle divergenze culturali, sociali e religiose. La squadra del Pireo tradizionalmente rappresenta la classe operaia mentre il Panathinaikos è considerata la squadra dell’aristocrazia di Atene.

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