Pinocchio, come lo hanno immaginato grandi illustratori e fumettisti

A più di 130 anni dalla prima edizione di “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”, romanzo scritto nel 1883 da Carlo Collodi, il Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano ospita dal 18 gennaio al 23 marzo 2014 una mostra dedicata al burattino più amato da grandi e bambini e ai più di 100 artisti che, con le loro matite, gli hanno dato vita: da Benito Jacovitti a Luciano Bottaro, dal film d’animazione di Walt Disney agli anime giapponesi.

Nel corso di tutti questi anni sono stati tantissimi gli artisti che hanno dedicato un proprio lavoro al piccolo burattino che desiderava diventare un bambino vero, ma anche tanti quelli che hanno voluto “staccarsi” dal romanzo originale di Collodi e immaginare per lui tante nuove avventure: negli anni Trenta la Casa Editrice Nerbini ha infatti trasformato Pinocchio in un eroe del fumetto, più tardi sul Corriere dei Piccoli uscivano le storie di Pinocchietto, figlio di Pinocchio, mentre addirittura nel dopoguerra Pinocchio stesso viene arruolato come volto noto per le elezioni politiche dalla Democrazia Cristiana, grazie a diversi albi a fumetti distribuiti per propaganda.

Il successo planetario del burattino si ha nel 1940, merito del film d’animazione di Walt Disney che, anche se non perfettamente fedele al romanzo originale di Carlo Collodi, ha permesso di conquistare il cuore dei bambini di tutto il mondo e resterà sempre, nella memoria di grandi e piccoli, un grande capolavoro del cinema d’animazione. Altri nomi importanti hanno voluto “dargli vita”, tra cui l’animatore toscano Giuliano Cenci nel 1972, con una versione molto fedele all’opera originale, ed Enzo d’Alò nel 2012, con il suo Pinocchio ideato visivamente dal fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti. Il cuore della mostra sarà il romanzo stesso, che sarà possibile leggere integralmente tramite dei pannelli, suddivisi in capitoli, arricchiti da immagini tratte dalle numerose versioni illustrate e dalle riduzioni a fumetti dei maggiori fumettisti italiani, compresa la prima versione a fumetti disegnata da Carlo Cossio e pubblicata nel 1937 da un settimanale intitolato proprio “Pinocchio”.

Provenienti dall’archivio di Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, saranno esposti manifesti, locandine e foto-buste che ricordano la storia di questo viaggio nell’animazione e sarà possibile ammirare, inoltre, la vastissima collezione privata di Fabrizio Lorenzoni, che conta più di 50.000 pezzi tra gadget, giochi ed edizioni straniere del romanzo. Ancora, saranno esposte le creazioni di Francesco Bartolucci, artista che ha scolpito sul legno tutti i personaggi del romanzo.

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