Al Bano e Romina: concerto insieme per un passato che (forse) non tornerà

Correva l’anno 1982 quando la coppia Al Bano e Romina Power cantava Felicità. Sono trascorsi 32 anni da quel giorno e di cose ne sono accadute, ma di fatto l’omonimo concerto-evento che è stato trasmesso ieri in prima serata da RaiUno ha avuto il successo sperato, infatti è stato visto da 5.403.000 telespettatori, per uno share del 19,83%.
Dati non trascurabili per la Tv Nazionale, ma sopratutto significativi a livello simbolico.

Il mito di una delle coppie più amate d’Italia si era dissolto nel 1996 con la separazione tra i due fortemente spinta dalla tragica perdita di una delle loro figlie, Ylenia. Da quel momento le strade di Al Bano e Romina Power si dividono inesorabilmente, con profondo rammarico nazional-popolare. Ma ieri abbiamo assistito a un “miracolo” indotto da molti fattori (anche di natura economica): i due che tornano a cantare insieme sullo stesso palco a Mosca.

Se n’è parlato molto e ci sono stati grossi dubbi per molto tempo sulla reale fattibilità di questa reunion: opinioni discordanti, “marce indietro” da parte di Romina, ma alla fine erano lì, tutti e due con un bel sorriso stampato sulle labbra, pronti a far rivivere un passato che difficilmente tornerà. Non sono mancati in scaletta tutti i grandi successi come Sharazan, cantata tra il pubblico e con la parteciapzione di un’intonata casuale spettatrice

Aria da famiglia felice con aneddoti spesso volutamente strappalacrime: Al Bano che racconta di Romina che pianse due volte in Russia, una quando è arrivata, un’altra quando se ne è andata; un’affermazione da parte della Power che sembra nostalgica, ma che svela evidentemente un corollario d’interpretazioni meno idilliache sul fatto che Al Bano avesse aspettato 20 anni per invitarla di nuovo a cantare con lui.

Una festa all’italiana palesemente costruita a tavolino, come ospiti grandi nomi della musica del Belpaese, dall’evergreen Gianni Morandi, ai Matia Bazar,Toto Cutugno, Umberto Tozzi, Riccardo Fogli per arrivare a I Ricchi e Poveri terminando con la conduzione di Pupo. Un revival anni’70-’80 ( per qualcuno anche anni ’60) che è stato come una macchina del tempo e ha soddisfatto un’ingente fetta di pubblico che da anni non attendeva altro.

Il finale con un simbolo dell’italianità nel mondo: Nel Blu Dipinto di Blu. In merito a questo si è sentita la mancanza di uno degli esportatori primari della canzone Italiana, con Renzo Arbore il quadro sarebbe stato perfetto. Tornando alla chiusura dell’evento, tutta la famiglia Carrisi sul palco, figli grandi e figli piccoli, e persino la mamma di Al Bano a braccetto tra figlio ed ex nuora: insieme a tutti gli ospiti c’è un clima (reale o ben costruito?) di comunanza e patriottismo tipico degli italiani all’estero.

Risultato tutto sommato gradevole anche se con un velo di malinconia un po’ decadente che ha instillato il dubbio tra molti: la gelida Russia avrà acceso o meno tra Al Bano e Romina Power la famosa “nostalgia canaglia”.

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