Le armi chimiche siriane arriveranno al porto di Gioia Tauro

Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi conferma: il porto prescelto dall’Opac è quello di Gioia Tauro, Calabria. Il ministro lo ha comunicato alle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa di Camera e Senato ma qualche indiscrezione era già trapelata da fonti autorevoli. La nave danese Ac Futura conta a bordo 1.500 container nei quali sono stipate le armi chimiche provenienti dalla Siria.

Nessun ritardo, per ora tutto procede secondo le previsioni comunicate per altro proprio un mese fa. Le prime dichiarazioni però del sindaco di Gioia Tauro non lasciano indifferenti: “Mettono a repentaglio la mia vita. Se succede qualcosa la popolazione mi viene a prendere con un forcone” così Renato Bellofiore ha commentato la notizia. Le rassicurazioni della signora ministro Bonino sembrano non aver funzionato molto. Le operazioni non prevedono che le armi chimiche tocchino il suolo italiano, bensì come ha ribadito il ministro Lupi “da nave a nave, mediante la movimentazione di 60 container con appositi rotabili” ma questo non sembra tranquillizzare gli animi. Lupi ha anche aggiunto che: “Per quanto pericolosi possano essere questi materiali circa 560 tonnellate per 60 container, rientrano nei normali casi di pericolosità, gestibile e consueta per il porto in esame“.

Un altro sindaco, quello di San Ferdinando, Domenico Madaffari con toni più pacati sì ma sulla stessa linea, comunica invece l’intenzione di chiudere il porto. Il porto di Gioia Tauro infatti occupa al 75% il suolo di un altro comune e da qui la necessità di discussioni con gli altri sindaci, quello di Rosarno e di Gioia Tauro. Ma per legge il sindaco non ha il potere di chiudere un porto.

Tutto questo mentre il direttore generale dell’Opac, Ahmet Uzumcu, davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato ha così voluto esprimere un pensiero a riguardo: “Voglio ringraziare l’Italia per il suo generoso contributo, fornito mettendo a disposizione un porto italiano“. Ma le polemiche non si fanno attendere e così il segretario nazionale del Sul, il sindacato dei portuali di Gioia Tauro, Antonino Pronestì dichiara di essere venuto a conoscenza della notizia tramite i media. Conferma anche il sindaco di Gioia Tauro: “Non abbiamo avuto informazioni ufficiali e barcolliamo nel buio“.

La nave danese è in arrivo, forse già domani.

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