Bitcoin mining: come produrre la moneta virtuale direttamente da casa

Sempre più spesso si sente parlare di Bitcoin, la moneta virtuale introdotta nel gennaio del 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che si è diffusa a livello mondiale tanto da sostituire i normali circuiti bancari basati sui classici sistemi di pagamento.

Si tratta, in pratica, di una moneta virtuale fatta di bit, cioè di operazioni matematiche, creata attraverso il protocollo peer to peer. Il bitcoin viene creato attraverso una serie di calcoli matematici molto complessi che hanno il compito di rendere le transazioni virtuali legali e sicure.
In ogni bitcoin è indicato il proprietario in modo tale da poterlo spendere una sola volta e la verifica di questa operazione avviene attraverso utenti specializzati in “mining”. In pratica, i miner, mettono a disposizione la potenza di calcolo dei loro computer per eseguire questi calcoli in cambio di bitcoin gratuiti.

Inizialmente i miner lavoravano singolarmente, oggi invece, non possono operare se non in pool, mettendo insieme la potenza dei propri pc per effettuare il maggior numero di verifiche possibili.
Per poter creare bitcoin potrebbe bastare anche il nostro semplice computer casalingo anche se il guadagno sarebbe minimo a fronte del tempo necessario per fare il mining e, soprattutto, l’operazione renderebbe lentissima ogni altra operazione contemporanea.

Nascono così i Bitcoin ASIC Miner, pc dotati di processore ASIC che riduce i consumi e massimizza i risultati. Un Bitcoin da 500 euro offre, ad esempio, una potenza di mining di 25 GH7S, contro i 0.12 GH/S di un normale pc con scheda grafica da 600 euro. Per quanto attiene ai consumi, invece, si parla di 1140 watt contro 500.

E’ necessario, quindi, disporre di una potenza di oltre mille megawatt all’ora per generare crediti per 470,000 dollari ovvero circa tre volte l’investimento energetico. Il mining diventa, però, sempre più complicato col passare del tempo, poiché ogni blocco generato allunga la creazione del successivo, rendendo impossibile determinare a priori quale sarà il guadagno derivante dalla singola operazione.

Ogni utente è dotato di una doppia chiave per accedere alla rete Bitcoin, una pubblica per depositare ed una privata per prelevare. Gli indirizzi non contengono informazioni riguardo ai loro proprietari ed in forma leggibile sono costituiti da sequenze casuali di numeri e cifre lunghe in media 33 caratteri, che cominciano sempre per 1, come ad esempio, 175tWpb8K1S7NmH4Zx6rewF9WQrcZv245W.

Gli utenti non hanno limiti numerici di indirizzi Bitcoin ed infatti è possibile generarne a piacimento poichè costa poco tempo di calcolo, equivalente alla generazione di una coppia di chiavi, e non richiede nessun contatto con altri nodi della rete.

Creare una nuova coppia di chiavi per ogni transazione aiuta a mantenere l’anonimato ed a garantire la sicurezza. Precauzione importante da prendere poiché uno dei tanti business illegali della rete consiste nel sottrarre la chiave privata derubando le persone dei Bitcoin. Senza contare che molti hacker introducono nei pc di altri utenti dei malware in modo tale che estraggano Bitcoin per conto di altri, come è accaduto nel caso della pubblicità infetta comparsa su Yahoo nelle scorse settimane.

L’aspetto fondamentale di questa operazione di mining è il risultato economico che, naturalmente, varia non solo in base al pc utilizzato ma anche in base a quale pool si appartiene. Diventa difficile, quindi, fare una stima esatta ma, da una prova effettuata con un pc da 0,04 GH/S di potenza, lasciato a fare il mining per tre giorni consecutivi, si è ottenuto un guadagno di 0,00002612 BitCoin, che al tasso attuale corrispondono alla bellezza di 0,01583 euro.

Un altro dei tanti aspetti negativi di questo fenomeno Bitcoin, oltre al dispendio energetico ed alla scarsa sicurezza dei sistemi, sono i costi delle commissioni per trasformarli in moneta reale. Esistono appositi siti che effettuano il cambio della valuta, il più famoso dei quali è MtGox. Il tasso di conversione è però molto variabile, anche quotidianamente, e soprattutto ciascuno è libero di comprare e vendere Bitcoin con proprie offerte lasciando campo libero ai truffatori. Sarebbe, quindi, il caso di stare lontani dal sistema se non si conoscono le regole base del mining e, soprattutto, della finanza poiché è semplice minare il Bitcoin ma è altrettanto semplice incappare in gente senza scrupoli che si serve di questa moneta virtuale per operare nei mercati illeciti di armi e droga.

E’ importante, quindi, informarsi bene prima di intraprendere il mining per essere consapevoli fino in fondo di ciò a cui si va incontro.

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