S.O.D – Sights of Death, via alle riprese del film a Roma

La Casa del Cinema a Villa Borghese ha ospitato un grande evento, la presentazione del nuovo film “S.O.D-Sights of death”. Il film sarà girato nei prossimi mesi nella Capitale. La pellicola è la prima produzione al 100% della AMBI, una casa di produzione fondata da Andrea Iervolino e Monika Bacardi. La splendida storica location romana ha ospitato il photo call la conferenza stampa con gli attori internazionali Michael Madsen, Daryl Hannah, Danny Glover, Stephen Baldwin e Rutger Hauer, e il regista Alessandro Capone.

Il produttore Andrea Iervolino ha dichiarato: “Vi ringrazio di essere qui, la produzione è interamente finanziata da Ambi. Il film punta ad una distribuzione internazionale, ecco la scelta di registi ed attori italiani uniti ad attori internazionali. Il gruppo finanziario di Ambi ha partecipato a diverse decine di film, ma questo è il primo film 100% Ambi”.

L’attore Danny Glover ha manifestato il proprio amore per il pianeta Terra: “Per me è un grandissimo onore essere coinvolto in un progetto nel cinema italiano, sono cresciuto con esso e mi ha fatto venire voglia di diventare quello che sono. Questo film è importante perché fa vedere i danni che stiamo facendo al nostro pianeta e dipendono dal modo in cui noi ci stiamo comportando. Tante persone cercando di combattere questi cambiamenti, sono e saranno le questioni più importanti per il nostro pianeta e dovremo confrontarci con esse. Noi dobbiamo prenderci cura del nostro pianeta, siamo noi che dobbiamo difenderlo perché garantisce la nostra stessa esistenza”.

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Michael Madsen rende onore all’Italia: “E’ la terza volta che vengo in Italia, mi sento un privilegiato ad essere qui per interpretare un film. Io vengo da una famiglia di Chicago, forse non sarei mai stato qui a Roma per girare un film se non avessi fatto l’attore. Il mio paese non è in condizioni ottimali ed allontanarsi un po’ è stato bello, ho sempre desiderato lavorare in questo paese e mi sento un privilegiato. E’ un onore e cercherò di aggiungere umorismo al mio personaggio, sono circondato da un cast di persone eccezionali”.

Stephen Baldwin interpreta un personaggio che rappresenta la speranza: “Mi unisco a quello che hanno detto i miei colleghi, l’Italia è la più grande star al mondo e sono onorato di essere stato scelto per interpretare questo film. La troupe italiana è fantastica e il risultato spero sia altrettanto buono. Mi sono sempre piaciuti i film in cui c’è l’idea della speranza, il mio personaggio rappresenta la speranza del genere umano. E’ la seconda volta nella mia vita che recito con colleghi di questa levatura e ho accettato subito di partecipare a questo film. L’altra sera giravamo di notte e ho ringraziato Hauer per i 25 anni di lezioni che mi ha regalato in ogni film”.

Il regista Alessandro Capone ha detto la sua su cosa significa per lui dirigere questo film: “L’avventura è assolutamente incredibile, abbiamo tutti primi violini e c’è l’imbarazzo della scelta. Lavoriamo in grande armonia e su ogni sfumatura possibile. C’è grande amore nel cast e sono curiosi, Michael e Ruth sono due mondi diversi ed è bellissimo riuscire a dirigere questi grandi strumentisti. Sono felice e grato di questa esperienza meravigliosa. Il film è un post atomico, è un action con un minimo di dignità. Il sottotesto ha una situazione di critiche verso la situazione del pianete, la globalizzazione e il resto che ha provocato una serie di disastri”.

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La chiusura è stata dedicata alla trama, ad alcuni dettagli tecnici sul budget e alla distribuzione della pellicola da parte del produttore Iervolino: “Abbiamo cercato di rispettare la linea di genere della industry americana. Il film è ambientato nel 2047 e unisce il cambiamento della scena politica mondiale con un unico governo internazionale. Succede che tanti paesi che si erano opposti sono stati bombardati e distrutti facendo diventare la vita impossibile. Nel film si vede un mondo distrutto e questo soldato che arriva in questi paesi e c’è il classico meccanismo di scontro tra buoni e cattivi. Il film ha tanti visual effect ed è girato un po’ in teatri e un po’ in location esistenti. La cosa divertente è che neanche noi sappiamo i posti che si possono trovare posti perfetti per girare film, come uno sulla Prenestina. Il budget non possiamo dichiararlo al momento, tra la post produzione e il film le riprese dureranno 4-5 mesi e spero saremo pronti per Cannes. Puntiamo a distribuirlo in tutto il mondo”.

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