Calciomercato: Fifa: 3,7 miliardi spesi nel 2013, L’Italia è seconda

La Fifa dà i numeri del mercato: 3,7 miliardi di dollari investiti in operazioni di calciomercato nel 2013. Un dato in controtendenza con la crisi che sta attanagliando il nostro sistema-paese e l’Europa e di conseguenza il movimento calcistico-sportivo in generale.
Lo studio condotto da Global Transfer Market rivela una mole di denaro impressionante relativa alle operazioni di mercato tra club di paesi diversi nel 2013. Il nostro calcio con 475 milioni di dollari spesi per gli acquisti si piazza alle spalle dell’Inghilterra ed è secondo anche nei ricavi (463 milioni di dollari). In Brasile il maggior numero di movimenti: i carioca la fanno da padroni con ben 1558 giocatori trasferiti a livello internazionale, seguiti dai cugini argentini (695) e dal Regno Unito (461). Gli italiani (243) occupano l’undicesima posizione.

Queste cifre riguardano solo gli indennizzi per i trasferimenti internazionali di giocatori ancora sotto contratto con un altro club, ossia 1628 dei 12309 globali effettuati nel 2013, il 14 per cento. La maggior parte riguarda quindi giocatori a parametro zero per via della legge Bosman o prestiti. La Fifa non contempla in questo studio i cambi di club a livello nazionale.

Dei 3,7 miliardi sopracitati, in sole cinque squadre ne hanno speso un quarto, numero irrisorio considerando che il calciomercato internazionale coinvolge circa 6000 club di 200 federazioni. Monaco, Paris Saint-Germain, Manchester City, Tottenham e Real Madrid hanno speso la bellezza di 828 milioni di dollari nella campagna acquisti.

Sempre secondo le cifre rese note dalla Fifa, circa il 90% dei trasferimenti è relativo ai principali campionati europei. L’acquisto più costoso è quello di Gareth Bale da parte del Real Madrid per 132 milioni di dollari (100 milioni di euro) dal Tottenham lo scorso agosto. Gli agenti dei calciatori e i vari intermediari hanno guadagnato sui trasferimenti la bellezza di 216 milioni di dollari, 50 in più rispetto all’anno precedente (+30%). Di questi solo 74 arrivano dai club inglesi. In questi dati non sono compresi i compensi che gli agenti percepiscono per la loro assistenza ai calciatori.

L’Europa – spiega Mark Goddard, general manager del Fifa Transfer Matching System – è chiaramente il leader del mercato. L’85% della somma globale spesa per i trasferimenti resta nel vecchio continente. Tuttavia alcuni paesi del Golfo, quali il Qatar o gli Emirati Arabi Uniti, nonchè gli USA sono in netto progresso“. Per quanto riguarda l’Italia “la forte cifra complessiva non è dovuta a pochi trasferimenti estremamente onerosi, ma al fatto che le società italiane sono molto attive sul calciomercato – afferma Claudio RomanoAlcune effettuano fino a 30 trasferimenti, in entrata ed uscita, durante l’anno solare“.

Nonostante la crisi, le continue tassazioni sulle realtà nazionali a rischio deficit, il calcio resta l’ultima e forse unica area in cui grandi quantità di denaro possono essere spostate senza la supervisione o regolamentazione vigente non in tutti i Paesi.

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