Nocerina esclusa dalla Lega Pro

In mattinata è arrivata la decisione che rompe i cuori di molti tifosi: la Nocerina viene estromessa dal campionato di Lega Pro e dovrà ripartire dalle serie minori. Una pioggia di squalifiche ed inibizioni per tesserati e dirigenti dopo l’increscioso episodio occorso nel match contro la Salernitana dello scorso novembre. La sentenza è impietosa ed era facilmente pronosticabile: quel che più stupisce è la scelta adottata dagli organi competenti di riconoscere una “colpa e responsabilità oggettiva” in capo alla società intera.

I fatti del derby contro la Salernitana sono noti: il match era stato sospeso dopo soli 20 minuti, che non possono essere definiti di gioco, a seguito di una “misteriosa” serie di infortuni dei tesserati della Nocerina: l’arbitro si vedeva così costretto ad interrompere la gara visto che il tecnico dei rossoneri Gaetano Fontana aveva effettuato subito i tre cambi a disposizione. 5 i giocatori che avevano inscenato improvvisi guai fisici e, superato il limite minimo di calciatori in campo, era arrivato il fischio finale. Il caos mediatico seguente allo spettacolo poco attinente con lo sport aveva evidenziato come i giocatori e i dirigenti della Nocerina avessero subito minacce dai propri tifosi, indispettiti dall’impossibilità di assistere al delicato incontro di Salerno dopo le decisioni prese dal prefetto Gerarda Maria Pantalone, che aveva vietato la trasferta essendo il match indicato tra quelli a rischio dal CASMS (Comitato di Analisi per la Sicurezza di Manifestazioni Sportive).

Cortei degli ultras, che avevano seguito la squadra nonostante il divieto, con poco velate intimidazioni ai giocatori in ritiro in attesa di scendere in campo e la decisione presa dalla compagine rossonera di assecondare la volontà della frangia oltranzista dei tifosi. Una serie infinita di discussioni hanno movimentato da novembre ad oggi la questione: il patron Citarella agli arresti con l’accusa di associazione a delinquere con capitale della Nocerina notevolmente spolpato; la Lega Pro costituitasi parte civile per i danni subiti in occasione della partita-farsa. Eventi significativi che hanno messo a dura prova la resistenza dell’intera comunità calcistica campana che oggi si vede cancellata dal calcio professionistico.

Il Procuratore Federale Palazzi aveva chiesto una punizione esemplare per la Nocerina e così è accaduto: il Consiglio Disciplinare ha disposto, con esecutività immediata, la degradazione a serie minori della squadra per responsabilità oggettiva, con annessa multa di 10mila euro; sanzioni sportive anche per i singoli con inibizione per 3 anni e 6 mesi per il presidente della società Luigi Benevento, il direttore generale Luigi Pavarese e il medico Giovanni Rosati; squalifica di 3 anni e 6 mesi per i tecnici Gaetano Fontana e Salvatore Fusco; squalifiche per un anno per i calciatori Domenico Danti, Edmunde Etse Hottor, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore e Lorenzo Remedi.

Prosciolti invece i calciatori Evacuo, Ficarrotta, Polichetti, Cremaschi, Jara Martinez e Malcore. Sgomento e frustrazione a seguito della lettura della disposizione con parole aspre pronunciate da uno degli squalificati, il dg Pavarese, che ha subito annunciato ricorso contro una simile decisione che “penalizza oltremodo la Nocerina“, puntando ad una sospensione dell’esecutività immediata della sentenza, al fine di salvare la stagione in corso, visto che la squadra domenica prossima avrebbe dovuto disputare la partita contro il Frosinone. Argomento delicato e scottante, che rischia di diventare una nuova e infinita battaglia calcistica nelle aule dei tribunali sportivi e non solo.

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