Italia flagellata dal maltempo, due vittime nel Tirolo

È ancora presto per una stima precisa dei danni provocati dal maltempo. Fino a martedì infatti il nostro Paese continuerà ad essere interessato da nevicate e nubifragi, come spiega il meteorologo Daniele Izzo di Meteo.it: “sarà un fine settimana con giornate grigie e piovose al Nord, soprattutto nel Triveneto, mentre da oggi forti temporali arriveranno all’estremo Sud con la Basilicata e la Calabria che saranno le regioni più colpite. Al Centro non mancheranno delle schiarite e le piogge saranno più deboli e isolate. Le Alpi centro-orientali continueranno ad essere sommerse dalla neve: nevicate abbondanti sono attese a quote sopra i 1200-1500 metri“.

Intanto i danni si cominciano a contare da nord a sud, a cominciare dalle due vittime nel Tirolo orientale: travolto da una valanga un uomo di cinquantatré anni a Innervillgraten, mentre a Thurn un trentottenne è stato trascinato via da un torrente. Tuttora è massima allerta valanghe sulle Dolomiti.

Pericolo acqua alta a Venezia, dove il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree ha ravvisato una punta massima di centoquattro centimetri, che comporterebbe l’allagamento di circa l’8% delle vie pedonali e venticinque centimetri di acqua in Piazza San Marco.

In Emilia le piene dei giorni scorsi stanno defluendo. Il Secchia, lo stesso fiume esondato nei giorni scorsi, scorre senza eccessivi pericoli, così come il Panaro. Il Reno ha destato più preoccupazione, ma sono in corso controlli per accertarsi che il Cavo Napoleonico riesca a farne defluire le acque nel Po.

A Pisa l’Arno si sta abbassando ed anche a Ponsacco sta tornando la normalità, dopo che un argine del torrente Era aveva ceduto, allagando il centro abitato. La Protezione Civile è al lavoro per quantificare i danni riportati alle abitazioni e per offrire assistenza alla popolazione colpita, ai cui pasti ha provveduto l’amministrazione.
La situazione si sta normalizzando anche a San Miniato, dove il centro operativo comunale sta decidendo se sia il caso di far rientrare nelle proprie case le oltre mille persone evacuate dalla frazione Roffia, a rischio alluvione.

Ancora grave la situazione in Lazio, dove i Vigili del Fuoco stanno ancora intervenendo in molte zone allagate, in particolare ad Ostia Antica, Acilia, in località Piana del Sole a Fiumicino, Prima Porta e Castelnuovo di Porto. Molte strade sono chiuse a causa di voragini nell’asfalto, frane ed allagamenti – lungo la Panoramica e in via Salk si è verificato il distaccamento di un costone. Interrotta la linea ferroviaria Orte-Fiumicino a causa di una frana presso la stazione di Fidene, per la quale si sta valutando se evacuare una palazzina nei dintorni; nel frattempo, sono già stati trasferiti in hotel tre nuclei familiari di Fiano Romano.

A Roma si tiene sotto stretto monitoraggio il Tevere. Pareri discordanti tra Polizia di Roma e Protezine Civile: secondo un tweet della prima, il fiume sarebbe esondato presso il Piazzale di Ponte Milvio. Al contrario, la Protezione Civile fa sapere che “il Tevere da Ponte Milvio alla foce è in continuo monitoraggio” e che non ci sarebbe nessuna esondazione.

Proseguendo verso sud, non sembrano esserci disagi sull’A3, nonostante la forte pioggia e il vento che sta interessando il catanzarese. In tutta la regione, i Vigili del Fuoco stanno intervenendo dopo varie segnalazioni di tegole divelte ed alberi caduti. Scuole chiuse in alcuni comuni della zona ionica, tra cui Catanzaro e Crotone.

Le emergenze nel nostro Paese si susseguono, avremmo bisogno di fondi più consistenti: li ho chiesti alla Presidenza del Consiglio e nelle sedi parlamentari“, spiega il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, a Radio24.

[Foto credits: Ansa]

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