‘Super Pope’ Francesco nuova icona della street art

È comparso sulla parete di una palazzina romana in via Plauto nella notte del 28 gennaio scorso. Le luci del mattino hanno accompagnato la sua apparizione, tra la curiosità dei passanti e dei residenti nel quartiere storico di Borgo Pio che improvvisamente è stato invaso da giornalisti ed inviati da tutto il mondo. Tutti lì, tra i vicoli di Roma, per filmare e fotografare Super Pope, ovvero Papa Francesco versione Marvel che si lancia nell’etere portando con sé una valigetta di “valores” dalla quale spunta non a caso la sciarpa del San Lorenzo, squadra del cuore di Bergoglio.

L’autore di questo graffito si chiama Mauro Pallotta, in arte Maupal, artista romano che da quindici anni lavora come pittore e scultore nella capitale. Mauro non nasce come street artist, si diploma all’accademia e inizia il suo percorso personale attraverso la sperimentazione, l’interazione di materiali diversi e la tridimensionalità. L’ambiente limitato delle gallerie però non lo soddisfa più. Fuori c’è un mondo logorato dalla crisi, economica e di valori, che non può essere ignorato soprattutto se vissuto personalmente, da creativo votato all’arte e alla comunicazione. ” Ora sento la necessità di uscire dalla galleria e andare per strada, di dire quello che penso con immagini forti che facciano discutere ” racconta in un’intervista alla Stampa, descrivendo l’evoluzione che lo ha portato ad abbracciare l’universo della street art, immerso nel fascino di Borgo Pio, rione dove è cresciuto. Sui muri del quartiere ha attaccato salvadanai distrutti a forma di Europa, ha disegnato squali inseguiti da pesci rossi al suono di “La vita è un morso” ricevendo apprezzamenti da tutti, specialmente dalle persone comuni.

Poi un giorno, uno di quelli all’apparenza senza significato, l’intuizione. ” L’idea mi è venuta una sera di qualche settimana fa: stavo sfogliando un giornaletto di supereroi quando alla TV hanno cominciato a parlare del Papa. Nella mia mente c’è stato come un corto circuito. Ehi, il Papa è un supereroe! “. Un supereroe contemporaneo, l’unico uomo di potere che in questo momento porta avanti battaglie concrete parlando al cuore di tutti, fedeli e non. Con carisma e semplicità sta indirizzando la Chiesa verso una nuova stagione, ristabilendo attraverso l’amore quel contatto con l’umanità che sembrava ormai svanito. La stessa umanità sottolineata nel murales su carta di Maupal, che ha utilizzato il ricordo della squadra del cuore argentina per differenziare il suo Super Pope non solo dai predecessori in Vaticano, ma anche dallo stereotipo dell’eroe dei fumetti americani, inflessibile discendente dei personaggi semi divini della mitologia greca.

Il grande successo del Super-Papa, twittato anche dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Ufficiali, ha coinvolto il mondo intero e la notizia del murales è rimbalzata su numerose testate. The Guardian, The Independent, Huffingtonpost – solo per citarne alcune – ma anche reti televisive e digitali, sono rimaste incantante dal prezioso lavoro di Mauro Pallotta che ha conquistato tutti, persino nei difficili ambienti dell’editoria cattolica nazionale ed internazionale. Peccato che il valore dell’immagine non sia stato colto dal Comune di Roma, che giovedì 30 ha provveduto a rimuoverlo per motivi di decoro. Non capisco, il mio non è decoro urbano? ha ribattuto Maupal, come se in qualche mondo l’immagine del Papa Superman deturpasse la città.

Immediata è stata la reazione dei romani, che già si erano affezionati a quel disegno così realistico, così gioviale, perfetto per rappresentare al meglio il carattere di Bergoglio e la speranza riposta in lui dai cittadini. Dal canto suo, l’artista non ha intenzione di fermarsi, complici gli inquilini di un’altro edificio sul quale probabilmente rivedremo svettare la versione in bianco del nuovo Clark Kent.

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