Ciclone Juventus, l’Inter è spazzata via: 3-1

Undici vittorie su undici partite disputate in casa. 59 punti in 22 partite. Questi sono i numeri impressionanti della Juventus che nel posticipo della ventiduesima giornata sconfigge anche l’Inter con un netto 3-1 che lancia temporaneamente i bianconeri a nove lunghezze di vantaggio sulla Roma di Rudi Garcia.

Antonio Conte schiera la formazione tipo schierando Storari al posto dello squalificato Buffon, scegliendo in mediana il trio Pogba-Pirlo-Vidal e in attacco i soliti Tevez e Llorente. Walter Mazzarri relega in panchina Diego Milito e schiera come unica punta Palacio, la linea di centrocampo è composta da Kuzmanovic, Taider e Kovacic. Partono forte i bianconeri, Handanovic è superlativo per due volte su Tevez ma al 15′ il portiere sloveno non può nulla sull’incornata ravvicinata di Lichtsteiner, imbeccato da uno splendido lancio di Pirlo. La Juve controlla e punge in contropiede ma al 41′ rischia grosso: dopo un veloce ribaltamento di fronte, Palacio si ritrova davanti a Storari ma spara in curva. Comunque il vantaggio bianconero all’intervallo è più che legittimo.

Nella ripresa la Juve parte fortissimo e in dieci minuti chiude il match: al 47′ Chiellini approfitta di un pasticcio di Nagatomo sugli sviluppi di un calcio d’angolo e da pochi passi trafigge Handanovic con una forte conclusione. Nove minuti più tardi, grande giocata di Llorente che difende palla e scarica per Pogba il cui tiro è respinto dal portiere interista che non può nulla sul tap-in di Vidal. L’Inter appare frastornata, Mazzarri inserisce Milito, il neo acquisto D’Ambrosio e Botta per Kuzmanovic, Jonathan e uno spento Kovacic. Barzagli esce per un piccolo problema fisico, subentra Caceres. Poco prima della mezz’ora, l’Inter accorcia le distanze con un diagonale di Rolando dopo una mischia in area bianconera. I nerazzurri avrebbero anche delle chances per riaprire il match ma Palacio conferma la sua giornata no, il suo colpo di testa da posizione favorevole finisce clamorosamente alto.

Dopo tre minuti di recupero, l'(ottimo) arbitro Rocchi manda tutti negli spogliatoi. Il popolo juventino è in festa, l’Inter esce a testa bassa, nel 2014 la compagine di Mazzarri non ha ancora portato a casa i tre punti.

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