Addio Sony Vaio, la crisi colpisce il business dei PC giapponesi

Mesi bui per l’economia giapponese. Dopo la crisi che ha colpito la Nintendo, anche la potente azienda di bandiera nipponica, che per anni ha guidato il mercato dei prodotti hi-tech, è stata colpita dalla concorrenza. Si tratta della famosissima Sony, che oscurata dalle potenze Apple e Samsung costantemente in guerra, ha deciso di chiudere la produzione dei PC. Sì perché la Sony non può più combattere questa battaglia, non ha più risorse.

L’azienda fa un calcolo in casa e prevede una perdita di 1.1 miliardi di dollari per l’anno fiscale. Una perdita che naturalmente influenzerà la vita di molti lavoratori: la decisione di terminare la produzione di PC significa infatti licenziare 5.000 dipendenti, circa 1.500 in Giappone e 3.500 nel resto del mondo. Se per l’impresa giapponese questa è stata una decisione obbligata per tirare un sospiro di sollievo dalle incombenti perdite economiche, non sarà la stessa cosa per le famiglie coinvolte.
Addio Sony Vaio quindi, performanti e stilosi PC portatili che alla fine del mese di marzo saranno cedute a JIP, Japan Industrial Partners.

La fine del business del PC coincide con la decisione di riorganizzare la sezione della produzione di TV, altro settore in crisi che negli ultimi anni ha toccato una perdita di circa 7.8 miliardi di dollari. L’intenzione di Kazuo Hirai, amministratore delegato Sony, non è quello di cedere completamente anche la produzione TV, ma di scorporarne il business nel tentativo di risanare le perdite. Ma notizie più certe arriveranno prima dell’estate.

Solo la PlayStation 4 riesce quindi a tenere a galla l’azienda giapponese. Anche Xperia non è abbastanza competitiva nel mercato della telefonia, poiché deve fronteggiare la grande concorrenza di numerosi di smarphone Android, per non parlare di iOS e Windows 8.

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