Europa sempre più nazionalista, Marie Le Pen al 34% in Francia

I fattori da analizzare sono sicuramente tanti e diversi: la situazione di crisi generalizzata non aiuta, e nell’Europa dell’instabilità economica si stanno facendo spazio i partiti ultra nazionalisti di estrema destra, come in Francia, dove il “Fronte Nazionale” di Marie le Pen ha raggiunto il 34% di consensi.

E questo non è un episodio localizzato, nell’Unione Europea sono già moltissime le voci che si sono alzate contro Bruxelles e hanno caldeggiato un ritorno a “ognuno per sé e Dio per tutti”. In Grecia un ampio fronte anti europeo si era schierato al fianco del movimento neo nazista Alba Dorada, che raggiunse -e ha tuttora- un numero di consensi esorbitante e preoccupante visto che dobbiamo ancora parlare di nazismo nel 2014.

La strategia è sempre la stessa: tutti addossano tutte le colpe della crisi economica all’Europa, e per gli schieramenti nazionalisti questo comportamento è la chiave per l’ascesa visto che hanno sempre gridato all’indipendenza e alla superiorità del popolo di turno, mentre sul versante economico si opponevano all’arrivo della moneta unica. Ora hanno l’occasione di festeggiare un momento propizio. Certo non per merito loro, si sono solo trovati al momento giusto proprio in quei paesi in cui il malcontento verso l’Unione Europea era crescente.

Tornando alla Francia, i numeri raggiunti dalla Le Pen sono da record. Il partito fu fondato dal padre Jeanmarie Le Pen che lasciò la guida alla figlia con un sostegno del 22% di cittadini. E qui è avvenuto il miracolo: dal 2011, dopo l’abdicazione del padre, ad oggi Marie ha fatto salire il consenso di ben 12 punti percentuali: più della metà dei francesi pensa che il partito capisca le esigenze della gente comune e il 40% dei cittadini pensa che abbia nuove idee per risolverli.

Il clima rimane comunque incerto in tutta europa, con la Svizzera che vuole mandare a casa immigrati e frontalieri italiani perché riempiono i treni, tolgono lavoro e aumentano la criminalità, con la Francia della Le Pen e l’Italia in cui le voci anti-europeiste sembrano ormai affermate, sia in partiti a vocazione più locale come la Lega Nord, che in una parte del Parlamento con i Cinque Stelle. Con le europee che si avvicinano gli scenari politici dell’Unione potrebbero davvero ribaltarsi, ma dopotutto i fondi comunitari fanno ancora comodo a molti.

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