Giochi per bambini: basta alla distinzione fra maschi e femmine

I giochi di infanzia sono quelli che formano la nostra personalità e il nostro carattere. Saperli scegliere è dunque una prerogativa importante e fondamentale a cui ogni genitore deve adempiere con criterio e senso di responsabilità.

Secondo lo studio della neuroscienziata Lise Eliot il cablaggio del cervello femminile e di quello maschile alla nascita è pressochè simile. Le ragazze mostrano solamente un vantaggio iniziale nel linguaggio mentre i maschi presentano una maggiore consapevolezza spaziale.

Solo con l’andare avanti degli anni il divario inizia a farsi sentire e a diventare importante: questo perchè il cervello è quello che fai con esso, come afferma la stessa Eliot. Se quindi un bambino viene fatto giocare con le costruzioni o i Lego, il suo cervello sarà più propenso a sviluppare il senso dello spazio e delle misure; una bambina invece, a cui di solito vengono lasciati giochi come Barbie o pony, sarà meno in grado di sviluppare questa caratteristica.

Per contribuire ad uno sviluppo omogeneo di tutte le aree cerebrali sia nei maschi che nelle femmine Eliot consiglia di utilizzare una “dieta bilanciata di giochi”: avere cioè un approccio più neutro verso i giocattoli, eliminando la classica distinzione “giocattolo per i maschi e giocattolo per femmine” e lasciando quindi che la creatività e la spontaneità dei bambini si possano sviluppare anche nell’ambito ludico.

I maschietti devono avere la possibilità di giocare anche con le bambole e di sentirsi liberi di interagire come meglio credono con lo spazio circostante, devono socializzare molto fra di loro ma anche con gli ospiti che vengono a casa e devono poter sviluppare il loro lato creativo.

Le femminucce devono invece essere in grado di cadere e rialzarsi da sole, di provare nuove avventure all’aria aperta correndo anche dei rischi, devono sviluppare curiosità verso ciò che le circonda e avere la possibilità di provare giochi che stimolino il loro senso dello spazio.

La parola d’ordine quindi per i bambini, ma soprattutto per i genitori dovrà essere una sola: libertà nei giochi.

[Fonte:express.co.uk]

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