Onicofagia, ecco alcuni rimedi per smettere di mangiarsi le unghie

L’onicofagia, ovvero il brutto vizio di mangiarsi le unghie, è un’abitudine nervosa ed assolutamente scorretta che si manifesta in molte persone in periodi di nervosismo, noia e stress.
Mangiarsi le unghie è senza dubbio una cattiva e disgustosa abitudine che, oltre ad essere fastidiosa per chi ci sta accanto, è anche antiestetica e poco igienica in quanto le pellicine tirate oltre ad essere brutte, possono anche causare infezioni o sanguinamenti.

Premettendo che non esiste alcuna cura farmacologica all’onicofagia, si possono attuare dei trucchetti per porvi rimedio.
Innanzitutto bisogna capire il perché di questa mania, e ricordare che la soluzione più efficace è quella di controllare lo stress e l’ansia, ma uno dei metodi pratici più efficaci è quello di tenere le unghie il più corto e curato possibile; non avendo unghie troppo lunghe lo stimolo di mangiarle dovrebbe ridursi.

Un’altra idea, per le donne, è quella di ricorrere alla ricostruzione in gel. Che gusto ci sarebbe nel mordicchiare unghia di plastica? Molto utilizzata è la tecnica di usare sulle unghie appositi smalti amari, anche se molto spesso si finisce con l’abituarsi all’odore ed al saporaccio dello smalto e il problema finisce per peggiorare.
Sempre per quanto riguarda il rendere sgradevole l’odore delle unghie si può ricorrere a vari aromi un po’ puzzolenti con cui impregnare l’unghia in modo da inibire i classici morsetti. Potete realizzare impacchi con salse piccanti al peperoncino, olio essenziale di Tea Tree, aceto bianco, aglio o bucce di cipolla.

Infine si sente parlare anche del metodo dei 21 giorni. Ma di cosa si tratta?
Questa tecnica deve essere eseguita su tutte le unghie tranne sul mignolo destro se siete mancine o viceversa.
Ecco come procedere:

Nella prima giornata dopo aver preso la decisione di dire basta all’onicofagia bisogna applicare uno smalto rinforzante per difendere le unghie ed in seguito uno dal gusto sgradevole.
Ma perchè non bisogna curare sin da subito anche il povero mignolino? Perchè sarà l’unico vostro angolo dove potrete scaricare l’ansia e lo stress per i primi giorni.

Nella seconda giornata bisogna ammorbidire le cuticole e ristendete lo smalto amaro, che avrete certamente tentato di morsicare.
In secondo luogo far sparire tutte le pellicine con una crema apposita, così da non avere più tentazioni.

Dalla terza alla quinta giornata si presta più attenzione anche al lato estetico andando a limare le unghie. Molto importante è conoscere ed utilizzare nel modo giusto questo aggeggio.

Dal sesto giorno si possono ammirare i primi risultati: ora le unghie sono leggermente ricresciute e si può procedere a fare una vera e propria manicure, ricordando di riapplicare lo smalto rinforzante e quello amaro.

Dalla settima alla dodicesima giornata bisogna semplicemente togliere e mettere lo smalto rinforzante ed amaro, ammorbidendo le cuticole giorno per giorno. Una minima fatica per una resa massima.

Il tredicesimo giorno? Correre dall’ estetista per farvi coccolare con una manicure completa.

Dal quattordicesimo al penultimo giorno ricordare che la parte più dura è passata ma il pericolo di ricascarci è sempre in agguato e proprio per questo lo smalto amaro e la cura delle unghie sono immancabili.

Ed ecco arrivati al traguardo.
Ovviamente dopo 21 giorni la vostra manicure sarà ben diversa da quella iniziale, ma se la tendenza di mordicchiare le unghie persiste bisogna continuare ad applicare lo smalto amaro e piano piano cercare di non mangiare più nemmeno l’unghia del mignolo.

Dopo aver provato anche tutti questi esperimenti vi basta accendere internet, cercare “onicofagia” o “mangiare le unghie” guardarvi tutte le immagini per non cascarci più.

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