Paris Fashion Week, sfila la donna di Guy Laroche e Dries Van Noten

Il decalogo perfetto delle “tendenza del momento” viene in ultima istanza redatto a Parigi, capitale dell’impero della moda. Sono, infatti, iniziate ieri le sfilate parigine Autunno/Inverno in quella che è l’ultima tappa del tour europeo del patinato fashionbiz. L’obiettivo degli stilisti, emergenti e non, è stato quello di incantare la platea e fascinare teoreticamente la figura della donna all’avanguardia.

Romantica e seducente è la donna portata in passerella da Alexis Mabille che con le sue sinuose linee di haute couture ha disegnato la volontà di non estraniare la fisicità della donna, enfatizzando le sue forme con un gioco di trasparenze in chiffon, seta e Swarovski senza peccare di prevedibilità e irreversibile eccentricità stereotipata.

L’enfant prodige Guy Laroche scende in passerella con il direttore creativo Marcel Marongiu, che usa colori caldi e tipicamente autunnali per la sua collezione. La chiave di lettura è da ricercare nella pacata sobrietà delle sue linee. Copricapi e abiti danno voluttuosamente l’idea di un abbraccio, formale ma al contempo caloroso, per affrontare le rigide giornate invernali delle prossime stagioni.

La collezione di Anthony Vaccarello, stilista italo-belga, è casual chic e punta sull’audacia e sulla consapevolezza dell’ego femminile. Biker boots, borchie e pelle sono il leitmotiv concettuale dello stilista. Il connubio, stridente per certi versi, tra comodità e minigonne offre la possibilità di azzardare senza mai rischiare di essere volgare.

La femminilità si veste di tutte le cromie appartenenti alla famiglia del nero. Vaccarello fa parlare la sua donna e le conferisce la possibilità di essere forte, tenace, grintosa e giovane. Anche il make up, con doppio eyeliner, curato da Tom Pecheux riesce a stupire. Infatti la doppia linea nera è stata applicata alle modelle con il filo interdentale. L’artista al trucco spiega che in questa maniera l’effetto finale è più “anni’80”, periodo storico per cui egli ha palesemente un debole.

Paris Fashion Week, sul lungo Senna si dettano le ultime regole della moda

Il potere dei fiori è stato il protagonista indiscusso del pomeriggio francese. Nessuna reminiscenza del movimento hippy. Semplicemente Dries Van Noten – appassionato giardiniere, oltre che stilista – che ha riportato in auge, in maniera non troppo originale, l’utilizzo dei fiori sulle giacche. Lo stilista ha scelto il radiant orchid, colore del 2014, il giallo e l’arancio per tingere le sue creazioni nere e grigie.

La collezione è stata definita – subito dopo il suo debutto all’interno della maestosa hall dell’Hotel de Ville – di un’“eleganza inaspettata”. “Ero interessato a muovermi tra il 2D e il 3D, con disegni di papaveri e gigli tridimensionali dipinti a mano su tessuti di seta.” ha dichiarato Van Noten. “Mi piace la libertà della pittura a mano, invece delle linee grafiche molto precise.”

E mentre gli altri Dei dell’olimpo della moda provano a riposare dopo il frenetico tran tran da New York a Londra, da Milano a Parigi, la “Cronide” Anna Wintour non rimane esente al suo ligio dovere e in prima fila durante i catwalk riesce a essere, o per lo meno sembrare, fresca e riposata.

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