Insieme all’Italia trionfa anche l’orgoglio di Dario Franceschini

In questa notte l’Italia si è presa una grande rivincita: dopo quindici anni dall’ultimo Oscar, che vide vincitore Roberto Benigni con “La vita è bella”, è ora il momento de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, premiato come miglior film straniero. Grande orgoglio ed emozione per il regista, (che ha omaggiato non solo la città eterna, ma anche la sua Napoli e la sua famiglia), gli attori, e Dario Franceschini, ministro italiano della cultura, commosso per la vittoria e orgoglioso della sua nazione che ha saputo riscattarsi in un campo invincibile, quello della cultura e dell’arte.

“Il tuo è un Oscar all’Italia, siamo Paese della bellezza e questo ci fa vincere nel mondo”, ecco come Franceschini ha definito il premio di Sorrentino, esprimendo tutta la sua ammirazione nei confronti del regista, che ha fatto del trionfo del suo film, il trionfo di una nazione intera, in un momento in cui essa necessita di fiducia e speranza di credere in qualcosa di veramente grande ed importante.

Le congratulazioni di Franceschini rispecchiano la soddisfazione di tutta l’Italia, e afferma ancora: “bisogna investire in quello che ci rende più forti e sicuri, e in Italia cosa ci dà forza se non la bellezza che possediamo?”. Il film di Sorrentino non poteva essere più azzeccato, dal titolo alla storia e allo sfondo animato dalla grande Roma, grande patrimonio artistico italiano, portatore di un’immortale cultura.

L’Italia adesso, con la sua statuetta, deve passare alla riscossa, non deve arrestarsi nemmeno per un momento, deve sfruttare al massimo questo suo momento di gloria per mostrare quanto di buono può dare a tutti gli italiani e a chi vuole approcciarsi alla sua cultura. L’arte e la bellezza devono svettare in alto, devono occupare il primo posto di qualsiasi podio. Questo deve essere l’imput perfetto per ripartire al meglio, è l’inizio di una grande avventura che l’Italia deve vivere in pieno; e l’augurio di Franceschini è quello di valorizzare la nostra arte e la nostra cultura,poichè sono le nostre vere armi vincenti.

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