La Fifa ha deciso: il miglior numero dieci è Pelè, nono Roby Baggio

Sono stati o lo sono tuttora, giocatori fantastici, quelli che ogni tifoso ha sempre desiderato militassero nella propria squadra del cuore. Sono coloro che preferiscono sfornare assist piuttosto che segnare, ma il gol non lo disdegnano affatto. Stiamo parlando dei numeri dieci, nel calcio il dieci non è un numero qualsiasi, è qualcosa di sacro, intoccabile. Seppur negli ultimi anni sia stato un po’ dissacrato, utilizzato anche da portieri ed oggetti misteriosi, quella casacca rimane il sogno di ogni bambino che si appassiona al gioco del pallone.

Il magazine della Fifa ha stabilito una classifica dei migliori interpreti di tutti i tempi. L’eterna sfida si è rinnovata: Pelè o Maradona? Secondo la Fifa il migliore rimane Edson Arantes do Nascimiento, in quattro lettere Pelè. Il brasiliano ha vinto tre Mondiali con la Selecao e ha realizzato oltre 1200 reti nelle sue esperienze nel Santos e nei Cosmos. L’argentino che negli anni ’80 incantò Napoli si deve accontentare della seconda piazza anche se molti lo reputano migliore di Pelè in quanto si è confrontato con il calcio europeo, a differenza di O’ Rey. La medaglia di bronzo è affidata ad una vecchia conoscenza del nostro calcio: Zinedine Zidane. Il francese, che ha chiuso la carriera con un’ingloriosa testata, ha vinto tutto con Juventus e Real Madrid tra colpi di classe e genialità sopraffina.

Al quarto posto troviamo un interprete illustre degli anni ’50-60: Ferenc Puskas. Al compianto attaccante ungherese è rimasto il rammarico di non essersi mai laureato campione del mondo, pur andandoci vicino nel 1954 quando la Germania Ovest vinse in rimonta sui magiari. Quinto Michel Platini: l’attuale presidente dell’Uefa ha avuto un ruolo di spicco nel mondo dei cosiddetti fantasisti. Ha trascinato la Juventus sul tetto del mondo e la Francia al suo primo titolo continentale nel 1984 divenendo il primo giocatore a vincere ben tre palloni d’oro di fila.

Duello sudamericano per il sesto posto: l’ha spuntata Rivelino, l’estroso brasiliano dalla tecnica prodigiosa, dal sinistro mortifero, l’inventore dell’elastico. Settimo Leo Messi, l’astro del Barcellona che segna caterve di gol tra Liga e Champions ha bisogno di un trionfo con la nazionale per cercare di scalfire lo strapotere dei due grandi. In ottava piazza troviamo Lothar Matthaus, il panzer che guidò l’Inter allo “scudetto dei record” e la nazionale al trionfo nelle notti magiche di Italia ’90.

Al nono posto troviamo l’unico italiano presente, forse il calciatore più amato da tutti i tifosi: Roberto Baggio. Protagonista di una straordinaria carriera, il “Divin Codino” ha incantato le platee di tutto il mondo, vincendo un pallone d’oro e sfiorando un titolo mondiale, sfumato solo ai calci di rigore.

Decimo un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano: George Hagi. Il rumeno che nella sua carriera ha militato anche nel Brescia ed era soprannominato “il Maradona dei Carpazi” più per la somiglianza fisica che per la tecnica.

La classifica stilata può trovare qualche escluso illustre, ma questi elenchi sono fatti proprio per essere discussi, non c’è nulla di definitivo quindi ci si può porre solo un quesito: meglio Pelè o Maradona?

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