Le 9 regole social della Chiesa d’Inghilterra

I social media hanno da tempo monopolizzato l’attenzione di milioni di utenti e, proprio per la loro grande diffusione, la Chiesa d’Inghilterra ha ritenuto doveroso intervenire per “guidare” i fedeli nei meandri del web.
Nelle scorse settimane, infatti, ha pubblicato un elenco di regole destinate a clero e fedeli che sono state denominate “Twitter comandamenti”.

Le diocesi di Bath e Wells incitano i propri fedeli ad usare Twitter per diffondere il messaggio cristiano, anche se avvertono che il social è pieno di tentazioni profane.
L’avvertimento per i fedeli è quello di chiedersi, prima di collegarsi al social, se “vorrei che la mia mamma leggesse questo?”, “vorrei che Dio leggesse questo?”.

L’elenco comprende nove punti il primo dei quali recita che non bisogna avere fretta, seguono poi l’indicazione secondo la quale i credenti sono “ambasciatori per la chiesa” e che tutti gli aggiornamenti sono non “transitori ma permanenti”.
Secondo la diocesi Twitter è uno “strumento missionario importante” ma i fedeli devono stare attenti a non nascondersi dietro falsi profili al fine di salvaguardare bambini e persone particolarmente vulnerabili.
Infine gli utenti devono “rimanere all’interno del quadro giuridico”, “rispettare la riservatezza” e “essere consapevoli della propria sicurezza”.

I funzionari della chiesa hanno osservato che un numero sempre crescente di fedeli usa i social media ed hanno, quindi, ritenuto necessario proporre le loro indicazioni per un uso corretto.
In un comunicato hanno spiegato che bisogna partecipare on-line così come si partecipa ad un forum pubblico e che le azioni dei credenti devono essere coerenti con il proprio lavoro e spirito cristiano.

La diocesi inglese ha elogiato il lavoro del social media per le loro caratteristiche di immediatezza ed interattività ma ha esortato i fedeli a prendersi la responsabilità delle cose che fanno e scrivono.
Certo le tavole della diocesi sono decisamente diverse da quelle di Mosè ma in una società in cui i social media la fanno da padroni bisogna stare al passo con i tempi.

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