Lupita Nyong’o, un’esordiente da Oscar

È Lupita Nyong’o, l’interprete di ’12 anni schiavo’ di Steeve McQueen, a conquistare l’ambito Oscar come miglior attrice non protagonista nella 86esima edizione degli Academy Awards. La pellicola di McQueen, tratto dalla biografia di Solomon Northup, narra la storia di un violinista di colore che viene ingannato da falsi agenti di spettacolo e portato in Louisiana come schiavo e costretto a lavorare nelle piantagioni di cotone.

Grazie alla sua splendida interpretazione della schiava Patsey, l’esordiente Lupita è riuscita a prevalere sulle altre candidate tra cui Sally Hawkins in “Blue Jasmine”, l’altra grande favorita Jennifer Lawrence per l’interpretazione di Rosalyn in “American Hustle”, Julia Roberts con “I segreti di Osage Country” e l’84enne June Squibb per il suo ruolo in “Nebraska”.

Lupita, nata in Messico e cresciuta in Kenya, ha raggiunto la notorietà con la realizzazione del suo primo documentario, ‘In My Genes’, che ha vinto il premio come miglior documentario al Five College Student Film Festival. ’12 anni schiavo’, vincitore del Toronto International Film Festival nel 2013, ha già fruttato a Lupita un Critics’ Choice Movie Award come miglior attrice non protagonista, un premio Screen Actors Guild Award e nomination per prestigiosi riconoscimenti come ai Golden Globe e Bafta.

Ammirata per il suo look, e consapevole di essere una delle poche attrici africane ad aver avuto questa grande popolarità, a soli 31 anni può vantare di esser arrivata prima tra le grandi stelle di Hollywood, superando anche Julia Roberts.

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